20 Questions. 20 domande per indovinare un luogo, un personaggio o una cosa. Chi conosce già a menadito questo passatempo può saltare a piè pari il primo paragrafo. Oggi sono in vena di sconti.
Il gioco è semplice e, probabilmente, qualcuno di voi lo ha già fatto magari in un lungo viaggio in treno o nelle interminabili ore di algebra al liceo. Le regole sono facili facili e a prova di Valeria Marini.
Uno dei due giocatori pensa a un personaggio famoso, un luogo oppure a un banale oggetto e all’altro partecipante tocca il non facile compito di indovinare utilizzando al massimo venti domande. Sulle risposte il gioco è più flessibile e varia molto a seconda delle abitudini, delle tradizioni e probabilmente dell’umidità. La versione originale di questo passatempo prevede mediamente da sei a otto risposte possibili: Sì, No, Qualche volta, Forse, Raramente, Irrilevante, Non si sa, Sono dubbioso.
Sfruttando le potenzialità del Web, è online da un bel po’ di tempo 20Q, un portale dedicato al giochino che vi ho appena illustrato. Basta pensare a un luogo, una persona o un oggetto e rispondere poi alle domande proposte dal sistema. In meno di venti quesiti, il sito restituisce quasi sempre la risposta giusta, con margini di errore estremamente bassi. L’accuratezza del sistema è basata sulle centinaia di migliaia di risposte fornite ogni giorno dagli utenti che interrogano il sito Web. Calcolando la ricorrenza dei Sì dei No e delle altre possibili combinazioni, il sistema riesce a indovinare ciò che l’utente ha immaginato.
Da qualche mesetto, il gioco è disponibile anche per la famiglia più sgangherata e anticonformista d’America, i Simpson. Attraverso un’accattivante interfaccia nello stile dei famosi cartoni animati, è possibile interrogare il sistema sui principali luoghi di Springfield, sui suoi personaggi e sulle centinaia di oggetti che caratterizzano la fortunata serie televisiva. Nel caso in cui un elemento sia mancante, gli utenti hanno la possibilità di suggere un’integrazione al database. Ho provato a mettere a dura prova il sistema, ma il furbacchione è sempre riuscito ad azzeccare ciò che avevo pensato entro la 15esima domanda. Nello specifico:
- Dr Marvin Monroe – lo sgangherato psicoterapeuta
- il giocattolo killer di Krusty il Clown
- il ciucciotto di Maggie
- Numero Uno – il sacerdote dei Tagliapietre
- l’ipercalorico frappè Squishee
- la diga di Springfield
Ora tocca a voi, ma attenti: dopo un po’ il giochino uomo-contro-macchina potrebbe dare dipendenza. Provate a chiederlo a Kasparov.
claudia
lo provai un paio di anni fa quando era proprio agli esordi, era divertente 🙂 immagino che ora sia molto migliorato, vado a provare la versione simpson
alessandro
azz…veramente forte…devo pensare qualcosa di diabolico….però al massimo in 23-24 domande ci azzecca…finiremo come in “terminator”???
Julo d.
Provato questa mattina. Pensato “bibbia”. Dopo 30 domande ha ceduto e mi ha dato partita vinta ;-P
Dio batte macchina 1-0
😉
Pace e benedizione
Julo d.
alessandro
io l’ho inguaiato con “birra”…deve essere una IA astemia…eheheheh
Claudio
Ho pensato ad una cosa che tutti conoscono:
una chiavetta USB.
S’è arreso alla trentesima domanda.
dio vs. macchina 2-0 ^^