Dopo un’ora e mezza di attesa, sono riuscito a rinnovare la carta d’identità, come gentilmente ricordato da una lettera del Comune di Torino datata novembre 2007 e con timbro postale di metà gennaio.
Due considerazioni che la dicono lunga sulla burokratia subalpina:
- Gli uffici dell’anagrafe centrale hanno sede nell’ex manicomio della città, il che spiega molte cose.
- Prima di fare la fila allo sportello, occorre farne un’altra per avere il biglietto che dà titolo alla coda seguente. Nella lunga attesa, sono giunto alla conclusione che quel criterio potrebbe dar vita a una catena infinita di code. La coda della coda per accedere alla coda della coda per accedere alla coda.
Fino
Che vuoi farci. Purtroppo fu la monarchia sabauda a “reagalare” la burocrazia al nascente stato italico.
Buona giornata, Fino
Il Duca del Pino
Si vede che non sei mai stato in India, dove i tuoi incubi sono la realtà quotidiana.
Anche al parco acquatico.
Antonio Cracas
Come tu sai, la burocrazia serve a controllare ed a esercitare il potere.
Ciao
antonio
ma io ci metto due secondi a rinnovare la carta di identità nel mio comune! Forse perché siam quattro gatti…
demata
A Roma te la fanno all’istante.