Sta facendo molto discutere una serie di pubblicità, di una nota catena di negozi di elettronica ed elettrodomestici, andata in onda in Germania. Protagonista degli spot è Toni, un italiano stereotipato (rigorosamente in canottiera) che ne combina di ogni con piccole truffe, magheggi e considerazioni sessiste all’interno dei negozi di Media Markt (Media World in Italia). Parlando un gramelot che oscilla tra il tedesco e l’italiano, il tizio baffuto si aggira per gli scaffali in attesa dell’inizio degli Europei di calcio.
In un episodio Toni sostiene fieramente che solo gli uomini s’intendono di tecnologia e calcio. Poi, però, alla visione di una commessa estremamente avvenente, il nostro compatriota surrogato cambia repentinamente idea e corre dalla venditrice. In un altro spot Toni dimostra quanto l’italiano medio sia un incallito truffatore: è al telefono con un amico e gli comunica il prezzo di un televisore aumentato di 300 Euro rispetto al cartellino per fare un po’ di “cresta”. In un’altra pubblicità ancora, Toni ricorda che “I tedeschi comprano i televisori. Gli italiani comprano gli arbitri”.
La scelta di marketing non è tanto discutibile per il contenuto in sé della pubblicità visibilmente ironico, ma per chi li ha commissionati e messi in onda. L’azienda è presente in più paesi europei, tra cui l’Italia, con i suoi punti vendita. Mettersi a spernacchiare in questo modo gli italiani in Germania potrebbe rivelarsi controproducente se in tutta Italia si possiedono cento centri commerciali.
Pim
Più che altro, restare a rimorchio degli stereotipi denota una scarsa capacità creativa.
Ciao, buona giornata.
Snuppe
Purtroppo, invece, Toni vive ed è tutti noi.
Chi non ha mai litigato col proprio fidanzato/marito per scene come quella della commessa (sia nel negozio di elettrodomestici, che dal concessionario di automobili, ecc. – la lista si allunga a non finire) scagli la prima pietra, così la scagli anche chi non conosce chi fa favori alzando i prezzi di prestazioni per ‘fare la cresta’. Vivo in una città del nord Italia e vedo cose così TUTTI I GIORNI. Purtroppo Lothar stavolta c’ha ragione. 🙂
Sonia
visto che in Italia facciamo fare pubblicita’ agli assassini -ricordi la pubblicita’ jeans Linearom?- non c’e’ limite al peggio…
barbamau
stereotipo per stereotipo, razzismo per razzismo, è rappresentato un meridionale! 🙂
MAX
Non è il solo spot pubblicitario ad offendere l’ italia e gli italiani, l’ anno scorso c’ era una reclame in Germania per quanto riguarda Burger King su un Meal Italiano, e c’era un ragazzo tedesco che dava un morso al panino e tutto insieme diventava “italiano” ed iniziava a toccare il sedere di tutte le ragazze con lo slogan “trova la parte italiana che è in te”. Per poi non parlare di tutti i documentari sulle città italiane con sottofondo di mandolino, oppure di uno slogan, sempre in Germania di una banca svedese dove dice “gli italiani sanno baciare e gli svedesi sanno contare”, beh il significato credo si interpreti da solo, che gli italiani sanno “solo fare amore” e niente altro. Credo che questo spot inquisito sia solo la goccia che fa traboccare il vaso.
Ercole
Che perbenisti gli italiani. Si scandalizzano per una pubblicità non politicamente corretta. Che parrucconi gli italiani!
TonyG
Mi spiace ammetterlo ma e’ una pubblicita’ azzeccatissima…
Antibimbi
la sola cosa rilevante da tutti questi commenti, video, considerazioni è solamente che, come sempre, si inizia con un discreto argomento di discreto interesse, e si va a finire sempre in fanatismi, esagerazioni, ed aborti di tale portata.. vorrei farvi capire quanto siano inutili ed anche un po’ patetici i vostri commenti..IL GIORNALE DI OGGI PULISCE LA MERDA DI DOMANI.
vivi e lascia vivere, se nessuno comincia, quando mai comincieremo?
Lo stereotipo è servito (a lezione di conversazione) « il due blog
[…] noi, con le idee chiarissime su entrambi i fronti. Inizio con il blog cattivamaestra, che nel post “Tedeschi, stereotipi e marketing” accenna ad una pubblicità andata in onda in Germania, in occasione dei mondiali di calcio, il cui […]