Domenica sera durante Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha fatto una divertente tirata per criticare le modalità con cui l’INPS distribuisce a partire da quest’anno il CUD. La legge di stabilità prevede, infatti, per risparmiare qualche soldo che l’INPS non invii più milioni di lettere con la certificazione, ma che ogni persona interessata provveda autonomamente a prendersi la sua copia, possibilmente utilizzando il portale INPS.
Con le sue consuete iperboli, diciamo, Littizzetto ha spiegato che il nuovo sistema per ottenere il CUD è un casino, che si perde un sacco di tempo e che è impensabile che persone molto anziane si mettano davanti al computer per collegarsi al sito dell’INPS e scaricare la certificazione. Littizzetto ha anche detto che ci sono sistemi alternativi per avere il CUD, ma ha poi aggiunto che anche queste soluzioni fanno acqua da tutte le parti. Insomma, da come l’ha raccontata davanti a qualche milione di spettatori, e ricevendo grandi applausi in studio, sembra che ottenere il CUD 2013 dall’INPS sia diventato una chimera.
Incuriosito dalla faccenda sono andato sul sito dell’INPS e ho trovato una sezione alquanto dettagliata sulle nuove modalità per entrare in possesso del proprio CUD. L’elenco comprende tutte le alternative possibili per avere la certificazione anche per chi non ha un computer o nipoti, amici, altri parenti e congiunti che li possano aiutare. Il CUD è ottenibile presso: gli sportelli veloci e quelli self service in ogni sede territoriale INPS, i centri di assistenza fiscale (CAF) convenzionati, gli uffici postali di “Reti Amiche”, gli sportelli mobili INPS per le persone con più di 85 anni o particolarmente disagiate.
Infine, e non ultimo, ogni cittadino senza computer e in attesa del CUD dall’INPS può chiamare il numero verde (quindi gratuito) dell’Istituto per chiedere la spedizione a domicilio della certificazione. Il sistema è automatico: chiami l’803.164, segui il percorso guidato e poi a voce detti il tuo nome, cognome e altre informazioni fiscali. La telefonata può essere fatta anche da un familiare o da una persona di fiducia, non necessariamente dall’interessato.
Insomma, non è un casino come ha detto ieri sera Littizzetto scherzando, ma neanche troppo. È un modo diverso, certo perfettibile, di fare una cosa. E fa risparmiare soldi e carta, che con l’aria che tira.
Sara
in realtà oggi ero a fare la dichiarazione dei redditi al patronato, e la responsabile è uscita dal suo ufficio, ha richiamato l’attenzione di tutte le impgeta e ha detto che era stata chiamata dall’INPS che ha diramato l’ordine di NON stampare per nessuno i CUD. QUindi evidentemente qualche magagna c’è.
freddie
Il sito inps è orrendo, difficile da consultare, inzeppato di termini tecnici, ostico anche per chi naviga abitualmente. Che abbiano dedicato una sezione decente al Cud, è il minimo. E a proposito del numero verde: chi ha la erre blesa (erre moscia, per capirsi) e la sfortuna di avere nome o cognome o mese di nascita con la erre, può tentare anche centomila volte, il sistema non lo riconosce.
tenghetenghe
Lo ‘scarico’ per i miei che comunque usano il computer per alcune cose di base. Mi ritengo utente avanzato, con laurea e lavoro nel campo ICT.
Lo scorso anno c’erano degli errori di calcolo. Quindi me lo sono recuperato 2 volte, poichè il CAAF non poteva farlo … ha tutti i dati beneinteso e la delega.
Quest’anno il codice era da riprendere e devo dire che ancora non ho capito se il codice di 16 cifre solo la prima parte è cambiata o tutta …
Comunque ora è recuperato. Sperando sia giusto.
ML
@countryperri
Ok, il sito dell’INPS è brutterrimo però ho provato lo stesso (con il metodo PEC)
Quindi sono andato sul sito apposito ho fatto tutti i passaggi come una qualsiasi registrazione (stai a vedere che funziona!) e poi come una doccia fredda: Per attivare la sua casella Pec deve recarsi presso un’ufficio postale.
Visto che sono in ferie domani vado a farmi due risate all’ufficio postale.
PC
sergio
Litizzetto ha segnalato come il risparmio da te tanto decantato sia stato pagato sulla pelle dei pensionati, anziani che hanno lavorato una vita per subire costantemente variazioni sulle regole del gioco. Nel tuo post decanti una sezione on line del sito dell’INPS nel quale sono chiaramente indicate tutte le modalità alternative. Al di là della chiara contraddizione in termini (sul sito vengono indicate le alternative al sito…), Wikipedia ricorda che “Il certificato unico dipendente (o abbrv. CUD), in Italia è una certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati che il datore di lavoro, o l’ente pensionistico, rilascia ai propri dipendenti o pensionati per attestare le somme erogate e le relative ritenute effettuate e versate all’erario statale.” Che il datore di lavoro o ente pensionistico RILASCIA ai propri dipendenti. Questa è la regola che è stata riscritta a sfavore dei dipendenti. Il risparmio? Al pensionato tocca sborsare € 3,27 (15 milioni di pensionati) per avere un pezzo di carta che gli tocca di diritto. Se non ti basta e credi che per un anziano PIN, e numeri verdi siano di facile accesso dai un’occhiata su Google digitando “risparmio CUD” e ne trovi di tutti i gusti, ma nessuno simile alla tua opinione. Ti linko un parere più autorevole del mio sulla porcata che hanno fatto sempre sui più deboli ed indifesi: http://urly.it/2pu.
Cordialmente.
Wilson
Intanto il sito INPS è il peggiore che abbia mai visto (forse dopo quello del resort postapocalittico di Grillo).
@tengetenge: hanno cambiato i codici, ora sono di 8 caratteri alfanumerici, prima era un numero esadecimale di 16 cifre (ps: il CAAF non può richiedere il PIN neppure con la delega, perché sarebbe una delega universale perpetua, mentre sono ammesse solo deleghe per una singola operazione).
valentina
confermo-il sito INPS è inutilizzabile
Dario De Jaco
Il sito dell’INPS non è molto bello e la terminologia che usano è abbastanza tecnica, ma non esageriamo con le difficoltà.
Io mi sono collegato con il codice ottenuto 5 anni fa (serviva per le pratiche pensionistiche che ho voluto seguire “in diretta”) ed ho scaricato il CUD in tre o quattro minuti tutto compreso.
Mia moglie, che non aveva il codice di accesso, ha telefonato al numero verde ed ha ottenuto la lettera contenente il CUD in quattro giorni. Non credo che tutta l’operazione sia organizzata per rapinare i poveri pensionati. Come l’iscrizione a scuola che da quest’anno è solo online. Grandi strilli alla partenza e poi, alla fine (1/3/2013), oltre un milione e mezzo di iscrizioni online e circa 18.000 ancora mancanti. Senza alcuno spargimento di sangue.
Giancarlo
A me sembra innegabile che si tratti di un aggravio per di più a carico di una fascia di popolazione non propriamente nativa digitale. Kafka si sta rodendo il fegato, quella che sul sito ci sono i metodi alternativi per chi non va sul sito vorrebbe averla pensata lui.
Brucee
In genere non commento, ma qui si vede proprio che hai letto ma non hai usato mai il sito dell’INPS. Io faccio siti web e ti posso assicurare che ho impiegato 4 ore per capire a tentativi e cercando in Internet la soluzione. Fai richiesta del pin, ti mandano 8 cifre per sms e 8 via posta. Ti dicono di attivarlo, ma l’attivazione non funziona. Allora scopri che non devi attivarlo come ti avevano chiesto ma devi fare la richiesta. CUD grande in home page porta ad un video inutile. In realtà bisogna cliccare su Servizi per il cittadino (facilissimo da capire) inserisci il pin, ma dicono che non puoi usarlo e di crearne uno nuovo, che devi cambiare ogni 3 mesi. Si ma questa volta non crearlo da 16 cifre, crealo solo da 8…. Ma se devo ancora usare quello da 16!!! Poi riesci ad entrare e al 4tentativo sono riuscito ad imbroccare il link giusto (spero)… Ti posso assicurare che non é affatto semplice e che un anziano non ha la minima speranza di riuscirci da solo!
emanuele menietti
brucee, difatti nel post parlo dei molti sistemi alternativi al computer che ci sono, per i meno avvezzi o per chi non ha proprio un pc. ciao, grazie
Il Guada
La tua prova l’hai fatta usando un computer… tutte le informazioni che hai ottenuto le hai avute leggendole sullo schermo.
Il problema è proprio alla partenza: ci sono molti anziani che non sanno a cosa un computer, che abitano in paesini spersi, che magari abitualmente parlano solo il dialetto del loro paese e che da un giorno all’altro devono ingegnarsi per avere un documento.
No, mi spiace, ma questo non è un servizio, è un disservizio, perdipiù fatto scaricando la spesa (poca o tanta poco conta) sulla gente meno preparata.
Franco Barnaba
Sono un CdL e quest’articolo avrei preferito non leggerlo. INPS ha peggiorato il servizio in ogni campo, le parole della Littizzetto compongono un discorso iperbolico ma reale nei fondamenti: ogni anno gli adempimenti sono sempre più a carico del contribuente, il sito INPS è inaccessibile nove volte su dieci (non se vai a dare un’occhiata come hai fatto Tu, ma se ci lavori ogni giorno come me). L’Ordine dei CdL ha già protestato più volte contro i disservizi di tale sito. La decisione di quest’anno di non inviare più i CUD è l’ennesima assurdità di questa situazione grottesca. Se vuoi scrivere del sito INPS e dei suoi servizi studiaci almeno un po’ su, non dare un’occhiata e via. I servizi “alternativi” di cui parli sono tutti a pagamento, dal farselo spedire fino al richederlo al CAF (che è gente che lavora e ti chiede soldi per scaricarti il CUD). Ripeto: non c’è niente da difendere nel sito INPS.
Lorenzo Tassinari
Un appunto: se vai a fartelo stampare all’ufficio postale (scelta, credo, preferita da chi non ha dimestichezza con il pc), il costo è di 2,70 euro più IVA.
Cornuti e mazziati?
anna setari
All’inizio di marzo ho richiesto al numero verde la spedizione del CUD cartaceo. Tutto bene in apparenza.
Fatto sta che però non ho ricevuto ancora nulla.
Aggiungo che il sito è effettivamente brutto: farraginoso, non sempre funzionante.
E comunque per conoscere l’esistenza del numero verde e delle varie alternative, devi essere un lettore di quotidiani (solo un 15% della popolazione lo è) . La notizia di questa novità dell’INPS non è stata comunicata dalla Tv o almeno non a sufficienza (a me è sfuggita).
Devi inoltre non solo possedere un computer, ma saperlo usare o avere parenti alfabeti che sappiano usarlo. E che siano anche molto pazienti.
Andrea Contino
Caro emanuele,
Ti leggo spesso. Purtroppo però tu il numero dell’INPS l’hai trovato sul sito.
Io ci sono passato con i miei genitori e sulla prima lettera che hanno ricevuto il num verde non c’era.
http://www.contino.com/blog/2013/3/10/inps-ufficio-complicazioni
Bianca
Vorrei dire due cose:
la prima e’ che il numero per avere il Cud a casa pronunciando data di nascita, cognome e nome e’: 800.434320
La seconda cosa: la Litizzetto non fa piu’ ridere, ma da un pezzo! Per strappare due applausi e fare quella “di sinistra” direbbe qualsiasi cosa!
federica bruno
sono almeno 10 anni che lo scarico da Inps o prima Indap. Semplicemente perché la Posta non lo consegnava mai, andava perso. Ma la Liti ha ragione invece per altre cose simili: per scaricarsi equitalia si deve fare una coda immensa, avere mezza password, l’ altra mezza arriva via posta e il tutto dura solo tre mesi. Ed Equitalia é bene tenerla controllata perché le Poste non funzionano. Ecco, le Poste…Se si va su Facebook la Posta italiana consiglia di mandare i reclami….via twitter…:-D
franco rivera
Buongiorno,
io sono un “addetto ai lavori”, anzi, due volte addetto ai lavori.
Una volta in quanto mi occupo di informatica da 30 anni, e una seconda volta in quanto utente professionale del sito dell’INPS e credo di poter parlare con cognizione di causa
i miei pensieri sull’argomento sono:
1) il sito dell’INPS è probabilmente quanto di più farragginoso e complicato e incomprensibile tra tutti quelli su cui mi capita di lavorare
2) il sistema di autenticazione con due pezzi di password, un pezzo via posta e uno via telefono è semplicemente disastroso totto tutti gli aspetti
3) il “numero verde” è scoppiato il primo giorno, come era facile aspettarsi
4) mettere i milioni di pensionati che non usano internet (si, sono milioni!) di fronte al “fatto compiuto”, chiedendo loro di attaccarsi al telefono per ottenere il “pezzo di carta”, è stata una decisione irresponsabile
fabrizio
Ho scaricato il cud dal sito inps per mio padre. i passaggi sono molteplici e bisogna andare per tentativi, dal momento che le varie finestre che di volta in volta si aprono sono suddivise in sottosezioni dai titoli bizzarri tipo “servizi per il cittadino” oppure “sportello previdenziale del cittadino”. Per rendere tutto più semplice bastava attivare un pulsante con un bel titolo semplice del tipo cud 2013 oppure cud on line che, una volta cliccato, richiedeva l’inserimento del codice fiscale e del pin e ti permetteva di scaricare, senza ulteriori passaggi, il documento desiderato.
Poi è vero, si può ricorrere ad altri sistemi. Alla posta, ma si pagano circa 3,30 euro; al numero verde, ma quante volte i sistemi a risposta automatica ci hanno fatto imbestialire perché non riconscono un modo di pronunciare una lettera o una vocale o un numero? Con la posta elettronica certificata: la stragrande maggioranza dei pensionati in Italia ne ha attivata una. Agli sporteli Inps: certo ma bisogna andarci personalmente o trovare qualcuno che lo faccia al posto tuo.
Fabio
Sono un informatico, esperienza per recuperare il CUD di mio padre simile alle tante altre riportate nei commenti.
Ma sono ancora a metà strada, devo attendere la lettera con il PIN inviatami per risparmiare la lettera con il CUD!
Paradosso molto divertente battuto solo dal seguente: le alternative per chi non ha un PC sono ben spiegate sul sito (addirittura da un video!)
Volendo usare, per descrivere questo articolo, il titolo di un precedente articolo userei “Epic Fail”
Ps. @Bianca anche secondo me la Litizzetto non fa più ridere da anni, spesso è solo volgare.
benedetto
Caro amico,
probabilmente sei giovane, così come lo saranno i tuoi genitori.
Le cose che dici: collegarsi al sito (il PIN….doppio PIN!!!), andare al CAF, chiedere ad un figlio…per una persona anziana non sono scontate. Punto. La vera questione è: quanto ha risparmiato l’INPS con questa faccenda? Ecco questo mi piacerebbe saperlo. Visto l’Amministratore delegato dell’INPS è la persona più pagata d’Italia…chissà che non poteva offrirli Lui i soldi (cioè di tasca propria).
Mino Tauro
La maggior parte dei lavoratori dipendenti riceve il CUD dal datore di lavoro ( cartaceo o in formato elettronico). Se si va sul sito dell’INPS si trova facilmente ei n bella vista sulla pagina principale il link alle chiare e semplici istruzioni per ricevere il rporpio CUD.
Se non ci riuscite, scrivete alla Litizzetto…magari vi aiuta lei.
reta
sito inps, inutilizzabile. dopo aver ottenuto il pin, parte per mail parte per posta, non ho potuto scaricare il cud perchè non avevo le credenziali. che dire? ho telefonato al numero verde dove una voce registrata mi ha detto che mi manderanno il cud. aspetto e spero. intanto ho perso un bel po’ di tempo. la litti ha dato voce a tanti pensionati in difficoltà. grazie
richard77
Domanda scema. A cosa serve il CUD se uno non fa la dichiarazione dei redditi? (se uno fa la dichiarazione, il CAF si arrangia a scaricarlo)
pierbacco
Questa mattina, alla Posta, con cinque minuti di coda (colpo di fortuna) e sette allo sportello ho ricevuto il mio CUD. Per averlo, poche informazioni su di un modulo, documento d’identità, codice fiscale e un balzello inferiore ai tre Euro. Forse ho fatto bene a non impelagarmi nel sito dell’INPS.