Domani vado a votare e voto il Partito Democratico.
Voterò con un misto di rassegnazione e scarsa convinzione, indubbiamente anche per mancanza di altre valide alternative. Se avesse vinto Matteo Renzi, candidato che invece ho votato con convinzione alle primarie lo scorso anno, ora avrei forse qualche dubbio in meno nell’affidare (ancora una volta) il mio voto al PD. E forse con la sua vittoria ci saremmo evitati la campagna elettorale più brutta dei tempi recenti, lo sconfortante ritorno più ripresa elettorale annessa di Silvio Berlusconi, la candidatura – seppure coraggiosa – di Mario Monti e una crescita impressionante del Movimento 5 Stelle. Ma le cose sono andate diversamente e del resto se il mio bisnonno avesse avuto le ruote eccetera.
Quando Mario Monti ha annunciato la propria candidatura ho guardato con interesse alla sua proposta, convinto che fosse sinceramente nata per dare un presidio alle cose fatte nell’ultimo anno (che abbiamo fatto noi, tutti, come sanno le nostre buste paga e compagnia). Cose durissime e difficili, che ci hanno evitato di affogare sul serio. Poi Monti ha spiegato che si sarebbe presentato insieme con Casini e Fini, e le cose per me si sono complicate. Parlare di rinnovamento della politica, di riforme e quant’altro con alle spalle le ombre di due dei politici che sono tra quelli rimasti in assoluto più tempo in Parlamento e che, nonostante ciò, si sono dimostrati incapaci di fare quelle riforme mi è sembrato e continua a sembrarmi stonato. Presentarsi con FLI e UDC è stata un’idea sbilenca, conservativa e poco coraggiosa, immagino figlia di un certo calcolo politico, che darà meno frutti di quanto Monti sperasse. E mi spiace per persone brave e competenti come Marco Simoni e Andrea Romano.
Per qualche settimana ho pensato di superare il problema votando Lista Civica alla Camera, dove Monti si presenta da solo, e PD al Senato dove la lista di Monti è unica con Casini e Fini. Dopo lunga riflessione, la più complicata che ricordi da quando posso votare, sono però arrivato alla conclusione che non avesse senso fare così: sono uno di quelli che ancora crede nelle vocazioni maggioritarie, mi piacerebbe un sistema bipartitico o per lo meno un bipolarismo moderno, stabile e affidabile come c’è in altri paesi. Il centro, insomma, no.
Voto PD anche se mi ha messo primi in lista in Piemonte Cesare Damiano e Vannino Chiti, che sono distanti anni luce dalla mia idea di rinnovamento.
Voto PD perché Pier Luigi Bersani è fino a prova contraria persona credibile e onesta. E avercene.
Voto PD perché è l’unico partito grande, con un progetto credibile e che esisterà ancora tra cinque anni, mentre gli altri vai a sapere.
Voto PD anche se ha fatto una campagna elettorale dimenticabile, sulla difensiva e con messaggi tremendi come quello del giaguaro da smacchiare (davvero, anche basta).
Voto PD perché confido che Pier Luigi Bersani abbia capito che è l’ultimo giro per la sua generazione, che il partito ha davanti un difficile compito di transizione e di passaggio morbido – non traumatico (che sarebbe stato a mio modo di vedere più efficace) come sarebbe stato con una vittoria di Renzi – verso qualcosa di diverso, che chiuda con una certa idea ormai paludata e inadeguata ai tempi attuali di sinistra.
Voto PD perché non c’è alternativa e perché una certa rotta va tenuta, anche se la tentazione di fare una barca nuova dopo il disastro di un naufragio è molto forte.
Voto PD perché è l’ultima volta che lo faccio se non ci sarà il cambiamento, che penso sia più probabile da realizzare se intanto la coalizione di Bersani sarà al governo.
Voto PD senza grande convinzione, con rassegnazione e sentendomi come quelli che cercano da anni di smettere di fumare e si dicono tanto è l’ultima.
Voto PD, per me è l’ultima chiamata e spero che facciano in modo di meritarselo.
francesca
come si fa a dire che la candidatura di monti e’ stata coraggiosa?
dove lo vede il coraggio in Monti?
auguri a lei e a tutti quelli che, in attesa del cambiamento, votano PD rassegnati
GIOVANNI 55
Pienamente d’accordo con Francesca un 58ottenne che ha perso tutte le speranze in un cambiamento radicale della politica!!!
patroclo76
Ho fatto lo stesso ragionamento di Emanuele e ci ho messo giorni. Voterò anche io pd, con un sacco di dubbi in testa.
piti
Però, anche solo dal punto di vista espositivo (molto rivelatore), che lagna, E se vinceva Renzi, e con Renzi allora sì, certo Renzi era tutta un’altra cosa.
Ma vi rendete conto, voi renziani convinti, che avete confuso un carisma attoriale con la promessa del paradiso in terra? Ma vi rendete conte che assomigliate ai berluscones, ai grillini, ai giannini, che cercate un capobranco che toglie i peccati dal mondo? Non tutti i leader sono uguali, e non propugnao le stesse idee, certo. Ma vivaddio, non fa mica male alla salute dimostrarsi un po’ più smagati e non credere che con Tizio invece di Caio le galline avrebbero cominciato a fare le uova con due tuorli.
Quanto a Monti, mi chiedo come si trovi il coraggio di apprezzarlo, dopo l’oscena e meschina galleria di orrore che è stata la sua campagna elettorale. Forse serve uno stomaco insensibile a tutto il resto, pur di avvertire l’inebriante aroma (?) del liberismo.
Michele
Votato PD. Con gli stessi dubbi, che esponi nella tua riflessione. A questo punto, quasi sperando in una debacle, che permetta, tramite un congresso, quel rinnovamento traumatico e rumoroso, ormai ineludibile. Renzi segretario.
demo
piti, io parlo da elettore del centrodestra. se avessi potuto tornare a casa, avrei votato Giannino, per dire.
Io avrei voluto la vittoria di Renzi. Ma non per qualche motivazione di tipo messianico, ma per motivi di semplice calcolo politico: Renzi avrebbe pescato (e molto) dal centrodestra.
Pescando dal centrodestra, avrebbe ridotto il campo d’azione del PDL, mandandolo contro una sconfitta rovinosa dalla quale difficilmente si sarebbe mai rialzato. Sarebbe stata, per il PDL, una debacle tale che nessuno ci avrebbe mai voluto mettere la faccia (infatti il candidato era Alfano. non ricordo migliore agnello sacrficiale nella storia) . Soprattutto non Berlusconi.
ci saremmo liberati di lui definitivamente.
Ma ha vinto Bersani.
vincendo Bersani, quelli che speravano nel cambiamento, nella “rottamazione” promessa da Renzi, sono confluiti nel M5S.
Vincendo Bersani, Berlusconi ha avuto gioco facile nell’attaccare la “sinistra” e presentarsi come l’alternativa ai comunisti. è brutto da dire, ma ancora la folla – a sentire le note di “Meno male che Silvo c’è” – si infiamma.
Quindi, Magari, Renzi non sarebbe stato il meglio in circolazione. Senza dubbio.
Non sarebbe stato il messia, senza dubbio.
Ma la folla ha scelto, comunque, Barabba.
Alex
Andato, ho votato PD. Per qualche strano meccanismo ho una scuola a due passi da casa ma devo andare a votare a 2 km da casa mia. Ci ho pensato bene strada facendo, sono andato a piedi e in tutta questa settimana: fino al fatto dei master delle lauree e tutto quanto pensavo di votare Fare. Ci credevo, hanno un bel programma e sopratutto spiegano come attuarlo e dove prendere i soldi per fare quelle cose che dicono di voler fare. Poi questa settimana è crollato tutto e ho pensato davvero di buttare via il mio voto. Sono tornato sul PD, ma non è il PD che vorrei, quello guidato da Renzi per cui ho votato senza esitazioni alle primarie. Quindi si, ho votato PD, come tanti, pieno di dubbi sul futuro della politica, della nazione, del partito, della classe dirigente, sul mio futuro (ho 25 anni).
stenax
Votare Pd sperando in una debacle mi sembra davvero un po’ troppo. Io ho votato Pd, spero che si vinca, spero che il rinnovamento che è iniziato (rinnovamento però non vuol dire solo essere renziani, guardate verso Civati per esempio, provate ad ascoltarlo) vada avanti veloce e senza troppi intoppi. È grazie a Renzi che tutto si è messo in moto ma è anche grazie a Bersani, che è un ottimo leader, che la cosa sta andando avanti.
Renzi non sarà mai segretario del Pd semplicemente perché non vuole farlo. È troppo furbo per relegarsi in un ruolo che lo identifica comunque con l’apparato.
Cris
PD, il partito che, sulla carta, più è vicino alle mie idee.
Ma poiché ho una coscienza critica, non voterò il PD, perché i buoni propositi sulla carta vengono solo dopo le persone. E quelle persone, quei politici, non sono le promesse che fanno. Ormai li conosciamo bene, e sappiamo come “funzionano”. Ma sopratutto sappiamo cosa sono stati fino ad oggi.
Per questo NON VOTERÒ IL PD.
Voterò il movimento 5 Stelle.
Vado verso l’incertezza, ma è l’unica alternativa possibile allo stato attuale.
Continuare a voterà “satana” per ideologia, credo sia la cosa più stupida che si possa fare.
spago
@ piti mi dispiace ma secondo me sei tu che non ti rendi conto.. nelle varie discussioni sono state sviscerate, discusse, spiegate, argomentate, mille ragioni per votare Renzi che nulla hanno a che fare con l’attesa di un messia o con l’affidarsi cieco a un guru. Sei tu che hai deciso a tavolino di dipingerti i sotenitori di Renzi in questo modo assurdo. Ti piace così? bravo, bene. Però chi ha sotenuto Renzi con accanimento e passione, lo ha fatto, spesso ad occhi aperti, vedendone anche i limiti e lo ha fatto oltre che sulla sua persona, sulle sue idee, sulle sue proposte, sulle persone che si portava dietro e non certo unicamente rapito dal suo fascino (da fighetto). Lo ha fatto considerando la storia pregressa del centrosinistra, le sue responsabilità nella situazione del paese, e la situazione politica contingente e gli scenari che forse avrebbe aperto.. naturalmente chi ha sostenuto Renzi ha considerato e valutato tutto ciò a suo modo e tu puoi dissentire totalmente. Ma ecco mi fa veramente schifo, scusami ma è così, il modo in cui tu azzeri tutto e classifichi i “renziani” ora come brutta gente e ora come imbecilli scervellati che sbavano dietro al messia.
piti
Più passa il tempo e più mi convinco che Renzi avrebbe pescato talmente tanto dal centrodestra da trasformare un partito di centrosinistra nel suo opposto. Come ho inutilmente provato a far capire in uno dei feudi di questa non indolore trasformazione, la trasmigrazione delle idee da un polo a un altro non è il corrispondente politico della campagna acquisti del calcio. L’Inter aveva Balotelli, adesso ce l’ha il MIlan, ma l’Inter è sempre l’Inter e il Milan è sempre il Milan.
Se in politica porti tutta -e forse solo- persone di destra, con idee di destra, persone che senza Renzi leader votano Monti o FID, dentro a un partito di centrosinistra, lo disintegri. Lo snaturi, lo svuoti di senso. E allora, scusate, che farsene di un PD renziano al 90% che però alla fine fa le cose che farebbe Monti o il dottor Giannino? Non è identitarismo narcisistico, è necessità di contenuti in cui riconoscersi.
Io posso tifare Inter o MIlan con o senza Balotelli, ma non so che farmene di una formazione che mi aspetto che porti avanti certe politiche e pur di vederla vincere, devo accettarne politiche opposte.
Che poi non ho ancora capito, voi che avete votato o volete votare figuri mostruosi, che male (vi?) abbiano fatto Bersani &co., se non ferire il vostro narcisismo che vi spinge a volervi distinguere da un partito in effetto molto “apparato”. Non vi si nota abbastanza, quanto siete belli e intelligenti e capaci di sottili distinguo? Votare un uomo di indubbio grigiore espressivo e teatrale vi rattrista di fronte alle scelte glamour, se non dada (cit) che l’offerta elettorale fornisce? Volete mostrare il vostro lato brillante e non impolverarlo con un ometto calvo dal provincialissimo accento alto-emiliano?
manuela
Scusate, chi dice di aver votato… sono le 13.11 sul mio orologio del 24/2 come mai ci sono 4 commenti di Chris (13.29) stenax ( 13.28 ) alex (13.19) e demo (13.17)? con orario posticipato? Qualcuno gentilmente me lo spiega? Grazie
Filippo Tocchio
Come leggo in questi ultimi tempi, il suo è l’ennesimo post sensato di una persona sensata. Purtroppo come sempre da persona a persona la differenza sta nei dettagli.
Io ho votato Rifondazione tanti anni fa per l’ultima volta e mi ero detto come dice lei (Voto PD perché è l’ultima volta che lo faccio se non ci sarà il cambiamento, che penso sia più probabile da realizzare se intanto la coalizione di Bersani sarà al governo), che sarebbe stata l’ultima finchè non sarebbe cambiato tutto.
Avevo solo 20 anni e negli ultimi 10 pochissimo è migliorato, molto è peggiorato.
uqbal
Per carità, anche io ero tentato di votare PD…però questa sofferenza che vedo così diffusa a sinistra (sofri, costa, e altri) ma che poi alla fine si traduce sempre nello stesso voto di sempre, sia pure condito dai “mai più”, “ultima volta”, “però soffro tanto”…beh, se si vuole che qualcosa cambi cominciamo ad esprimere un voto diverso dal solito.
Bersani ha già detto che governerà col centro, e farà di certo un sacco di cose centriste. E allora meglio votare Monti, così, con un PD il calo anche di fronte ad un avversario screditato come Berlusconi, magari capiscono che qualcosa deve cambiare.
Altrimenti, campa cavallo.
emanuele menietti
@manuela
c’era un problema con l’ora impostata sul blog, grazie per la segnalazione, ho sistemato.
Giancarlo
@Uqbal: il tuo ragionamento contiene una falla macroscopica, non riesco a credere che tu non riesca a coglierla.
luca massignani
Sono un attivista PD e un lettore (critico) del Post. Non capisco la diffidenza che gran parte dei lettori hanno nei confronti di Bersani e della sua idea di partito (idea che le primarie hanno certificato essere quella della maggioranza degli elettori di csx) . Tutti parlano di concretezza e di cambiamento, ma il segretario ne ha dato ampia prova nelle sue esperienze di governo. Il vostro problema è che Gargamella puzza troppo di socialismo e di sinistra. Lo so, siete orfani di Ichino: vi informo che il vostro prode precarizzatore è nella lista Monti. Io, per me, voto convinto e speranzoso il PD di Bersani e del 70% di candidati selezionati dalla primarie democratiche.
dtm
Con le ultime tre frasi praticamente hai confessato: fai già parte di quella moltitudine di vecchi che mandano giù tutto, qualunque cosa succeda, e voteranno Pd sempre e comunque.
sgallo
Quoto piti, e aggiungo 2 punti esclamativi !!
L’entusiasmo per il fenomeno Renzi mi sembra frutto di un’analisi superficiale. L’innovazione attribuita a Renzi si sostanziava solo nella rottamazione. La sua campagna si è basata quasi esclusivamente su un messaggio divisivo, che ha generato diffidenza in una parte del “popolo delle primarie”. Abbiamo urgente bisogno di rinnovamento della classe dirigente, ma all’interno di un progetto maturo e non aggrappato solo ad un’immagine televisivamente efficace e qualche slogan ad effetto. Renzi potrà essere ancora protagonista di una fase di rinnovamento, ma se parliamo di spessore della proposta secondo me Civati è molto più avanti e senza dubbio mio principale punto di riferimento.
uqbal
Massignani
Io mi sono iscritto al PD un anno: attività zero (circolo sempre chiuso), ma in compenso messaggini fastidiosi a gogo sul cellulare.
Poi, se possibile, manterrei la discussione su un piano politico: Bersani può anche essermi antipatico a pelle, può anche essere che mi senta orfano di Ichino, ecc. ecc., però alle critiche si risponde nel merito.
Bersani non ha fatto nulla sui brogli alle primarie napoletane.
Bersani non ha fatto nulla contro lo squadrismo contro la figlia di Ichino.
Bersani non ha mai detto nulla contro le gravi affermazioni contro Renzi, salvo poi sperare che gli salvasse la campagna elettorale.
Bersani ha promesso decine di miliardi di nuovo debito come nuova politica economica.
Bersani parla sempre di valori mai di azioni concrete (se non per fare nuovi debiti).
Bersani in Sicilia ha venduto il PD a Lombardo.
Bersani ha avallato un regolamento delle primarie truffaldino.
Bersani non ha una politica per il lavoro: nel suo progetto -e della CGIL- ci sono 60-70mila assunzioni statali: abbastanza per rovinare i conti ma niente a fronte di 3.000.000 di disoccupati.
Bersani non ha avuto nulla da dire su MPS. E potrei continuare.
Però cinque anni fa ha fatto un paio di buoni decreti. Ah beh.
Una volta che abbiamo discusso di queste cose possiamo anche parlare delle mie antipatie.
Giancarlo, quando vorrai indicare le falle macroscopiche dei ragionamenti altrui, magari ne parliamo pure.
sgallo
uqbal, si può discutere di tutto, ma definire truffaldino il regolamento delle primarie è un’enormità. Sono state assolutamente libere, accessibili, pubblicizzate, aperte. Nel mio caso, dopo giorni di lavoro pesante, si sono concluse con una pizza insieme comitato Renzi e comitato Bersani. Parliamo d’altro …
Giancarlo
@uqbal: il tuo ragionamento funziona in due casi, il primo che sembra rispecchiare come tu credi andrà a finire, implica che il tuo ragionamento è così talmente sofisticato che sia alla portata di una piccolissima percentuali di elettori. Oppure sia talmente intelligente e facile da capire che possa spostare i due terzi degli elettori dal pd a Monti. Esiste una terza possibilità, la più probabile, e se a questo punto non l’ hai ancora intuita temo sia inutile spiegartela.
uqbal
Giancarlo
In questo caso, è inutile anche prenderti sul serio.
marco
se non c’è un governo stabile (e lo può fare solo il PD, se vince anche al senato), siamo in default nel giro di 6 mesi.
negli uffici titoli delle banche non si parla d’altro, il resto è accademia politica.
spago
@ sgallo
“L’entusiasmo per il fenomeno Renzi mi sembra frutto di un’analisi superficiale. L’innovazione attribuita a Renzi si sostanziava solo nella rottamazione.” Sul Post si è discusso all’infinito.. se vai a rivederti quelle discussioni vedrai che la rottamazione, la rottamazione delle persone fisiche in particolare era veramente un motivo secondario.. vedrai che c’era ben altro in ballo. E il tuo giudizio di superficialità mi sembra superficiale. Idee diverse sui contenuti programmatici in materia di fisco, welfare, lavoro, per es., idee diverse per il partito, le primarie, lo statuto, le alleanze e idee diverse sulla comunicazione e la campagna elettorale.. ti assicuro che chi appoggiava come me Renzi non lo faceva rapito dal suo magico fascino (che non esiste almeno per me: è un fighetto, leggermente antipatico).
e sul regolamento delle primarie ci sono stati tantissimi dubbi. Ci fu uno scontro su parecchie norme come ricorderai e passò l’interpretazione “bersaniana” su tutte con molte critiche da parte dei renziani. Sinceramente molte di quelle critiche le condividevo. Adesso è inutile ricominciare a discutere da capo, ma uqbal ha scritto una cosa che pensano in molti.
uqbal
Giusto, non riprendiamo la discussione sulle giustifiche scritte, sulle autorizzazioni concesse con il contagocce, con l’assurda regola di escludere chi non aveva votato al primo turno, ecc. ecc…
Marco
Il governo stabile il PD lo può fare solo con Monti, quindi meglio votare Monti…così come peraltro desiderato da Bersani che corteggia il centro da anni.
piti
Provo a dirla io, la terza, che non è mica l’ultimo segreto di Fatima.
Favorire il tanto meglio tanto peggio, non votare per evitare di dare forza all’unica formazione conteporaneamente a) decente (il PdL e Grillo non lo sono) e b) di ampio elettorato (Monti e altri non lo sono). In questo modo la speranza dei transfughi renziani è che cada tutto in un annetto circa, e poi ritornare sulla scena come la vogliono loro, alla virgola come la vogliono loro. Che però in quell’annetto l’Italia rischi grosso (ci siamo autocommissariati 15 mesi fa, non 15 secoli), a loro non importa. Vogliono un governo fotocopia delle loro ambizioni ideali e non solo. E tutto il resto, come dicono all’accademia della crusca, che si inculi.
Fra l’altro, è tutto da vedere che un’anatra zoppa al governo, oltre ai danni generali per il Paese (trascurabile dettaglio), partorisca un Renzi.
Io continuo a pensare che la parola liberismo abbia per alcune menti, temo suggestionabili, un potere evocativo fino all’ipnosi. Qualunque figuro ne faccia trasparire, da Berlusconi (no, dico, Berlusconi!) del ’94, a Giannino a Renzi, chiunque faccia un po’ l’auanagana americano si assicura delle groupies che non le avevano neanche i Rolling Stones quarant’anni fa.
E poi chiedono di argomentare, loro che ogni volta che dici Bindi ululano peggio di Berlusconi, e poi votano la Binetti e Casini.
Che pena, vedere i finti intelligenti in progress.
sgallo
@ spago:
Sui contenuti benissimo, si può discutere. Ma sul regolamento delle primarie mi pare che la discussione sia pretestuosa, e mi spiace se sono in molti a pensarla diversamente. Il partito ha cambiato lo statuto per fare le primarie, dato che nella versione originale il candidato premier era il segretario, interpretazione ragionevole se si considera che per essere segretario aveva già dovuto vincere una competizione, anch’essa aperta. Ma comunque, visto il momento storico e la necessità di una leadership legittimata “di fresco”, ci sta pure la modifica dello statuto. L’accredito on-line degli elettori si poteva fare in 30 secondi in qualunque angolo del mondo ci si trovasse. L’accredito “classico” si è fatto ovunque, nelle sezioni, nelle piazze, e incessantemente per tutto il primo turno di votazione. Insomma, del PD si può dire di tutto, ma le critiche alla gestione delle primarie mi sembrano meschine. Io mi sono dovuto sorbire critiche di gente che votava Ingroia perché abbiamo fatto primarie solo per il 90% dei candidati da inserire in lista …
uqbal
Sgallo
Allora dammi qualche argomento, per cortesia, che mi faccia credere che ho sbagliato a ritenere errori gravi, o peggio, quelli che ho elencato prima.
sgallo
uqbal,
non capisco cosa ci sia da spiegare. In ogni elezione degna di questo nome si stabilisce prima chi sia il corpo elettorale. Se l’elezione è in 2 turni la regola vale lo stesso (anzi a maggior ragione), ed il corpo elettorale deve essere lo stesso. Le elezioni primarie sono ancora più delicate perché si basano su un patto di lealtà tra gli elettori. Se sono interessato a partecipare ad un progetto perché condivido metodo e contenuti, lo dichiaro, ci metto la faccia (ed una firma) , e partecipo a determinarne l’esito. Se ho riserve mentali me ne sto a casa, aspetto che decidano gli altri (quelli che bontà loro ci credono) e poi giudico l’esito in libertà. Mi pare davvero semplice e lineare. Chiunque, lo affermo senza tema di smentite, ha deciso di inserirsi in questo percorso, lo ha potuto fare senza alcuna difficoltà. Chi invece si è consapevolmente tenuto fuori da questo processo, non registrandosi nei tempi previsti e non mettendoci faccia e firma, è stato giustamente escluso. Mi spiace, ma l’atteggiamento di chi dice “vediamo come va, poi se al 2° turno c’è da divertirsi ci vado pure io” non è un atteggiamento nè maturo nè leale. Ed è proprio il tipo di comportamento che mette a rischio l’istituto stesso delle primarie, per pericolo di un utilizzo strumentale. E, tanto per dire che non ci inventiamo nulla, negli USA per votare alle primarie ti devi registrare in anticipo presso gli uffici elettorali pubblici, dichiarandoti elettore democratico e repubblicano.
Dan
Bersani onesto fino a prova contraria? te la do io la prova contraria:
– la scorsa campagna elettorale il PD ha avuto spese per 18 milioni di euro e un rimborso 180 milioni di euro
– ha votato per i tagli ai finanziamenti della scuola pubblica ma in contemporane ha alzato i fondi per le scuole private
– ha APPOGGIATO la riforma fornero.. ha appoggiato l’acquisto degli F35.. ha appoggiato l’iva al 21… e in campagna elettorale ha INSULTATO chi ha fatto queste manovre……
che dire .. un vero campione di onesta’ e coerenza!!! BRAVI BRAVI VOTATE PD!
l’alternativa c’e’ sempre.. ma mi rendo conto che è piu facile mettere la testa sotto la sabbia e dire che non c’e’ alternativa..
uqbal
Non stavo parlando delle primarie (s’era detto di non ricominciare), ma del resto, cui Dan ha aggiunto altro.
Mario
Questo post, come quelli di Costa e Sofri, descrivono un voto forzato: sono pieni di “però”, di “ma”, “è l’ultima volta”, “non lo faccio più”.
Solo da Bordone, un po’ meno freddezza, distinguo e ditini alzati:
http://www.freddynietzsche.com/2013/02/24/dichiarazione-di-voto-politico-senza-archibugi/#more-12947
Giancarlo
Consiglierei di togliere la coerenza tra gli argomenti per sostenere la scelta di qualsiasi candidato, che tra tutti il più coerente ha millantato due lauree, figurati gli altri.
sgallo
uqbal:
a Dan puoi rispondere tu direttamente in quanto “montiano”, mi pare che rinfacci tutti provvedimenti di Monti sostenuti dal PD in parlamento, a parte la oscura accusa di aver insultato chi i provvedimenti li aveva presi. Se si intende Monti stesso, allora non so dove sono stato negli ultimi 2 mesi, ma se c’è qualcuno che non ha rinnegato la stagione di Monti è stato proprio il PD, trattato in maniera anche un pò ingenerosa dal prof. stesso.
Per il resto confesso di non avere risposte puntuali su tutto. A Napoli le primarie sono state azzerate (ma solo chi le fa si espone a questi rischi), in Sicilia c’è una stagione nuova con Crocetta e vedremo. Non mi pare che le ricette economiche siano per lo sconquasso dei conti pubblici, che è storicamente e contabilmente dimostrato (c’è un bel video di Giannino su questo) che i governi di csx su questo sono stati virtuosi. Bersani non parla mai di cose concrete se non per far danni al boilancio dello stato? Mah, io lo ricordo spesso parlare della tracciabilità dei pagamenti, cosa molto concreta e a tutto vantaggio delle casse pubbliche. MPS? Qui non so dirti molto, ma mi pare un mostro partorito da una distorsione sistemica (fondazioni che controllano banche) che non richiama una responsabilità specifica ed esclusiva del PD nazionale, però se ne deve parlare per prendere i giusti correttivi. Comunque Mussari era presidente del CdA dell’ABI, l’associazione di TUTTE le banche italiane, quindi personaggio ben introdotto nel sistema complessivo.
Ad ogni modo non sto qui a chiedere la beatificazione di Bersani, dico che nel panorama attuale e nello spazio delle opzioni possibili, che nella vita e non solo nella politica sono un sottoinsieme limitatissimo di quelle ideali, lui ed il PD (o IBC … è lo stesso) sono i più plausibili.
ilmanfre
Concordo, in linea di massima, con l’articolo.
Spero solo che Bersani sia consapevole che un suo passo indietro (mica fuori dai giochi, eh, intendo solo come candidato premier) a favore di Renzi avrebbe:
1. Evitato la candidatura di Berlusconi
2. Bloccato all’8% il consenso per il PDL (prenderà il 20% almeno)
3. Messo in forse la “salita” di Monti
4. Bloccato Grillo al 12% (prenderà il 20% almeno)
Direte: colpa di chi ha votato alle primarie. Eh, no. Perché i leader veri non aspettano che sia il popolo a far fare loro il passo indietro: lo fanno direttamente da soli, intuendo il cambiamento e indicando il successore.
Qualora vinca, spero che Bersani capisca che le aspettative di quell’emorragia di voti non potrà essere mantenute facendo tutto “come prima”.
E tutto questo lo dice uno che ha una cordialissima, ma considerevole, antipatia personale per Renzi.
Giancarlo
@ilmanfre : non so se ti rendi conto che calcolatrice alla mano, secondo te Renzi avrebbe preso almeno il 75% dei voti. Ti stai coprendo di ridicolo.
uqbal
Sgallo
Non è solo se sono d’accordo o no con quello che Bersani dice o fa, ma il fatto che quel che dice e fa raramente sono due cose coincidenti.
Per il resto: “non so”, “non vedo”…tra la scimmietta e lo struzzo, come atteggiamento.
ilmanfre
@giancarlo – non c’è alcun motivo di innervosirsi, mentre leggere bene spesso aiuta: (1) quello che non ho scritto è che i voti non dati ad altri sarebbero andati a Renzi; (2) quello che ho scritto – ed p discutibile, per carità – è che sarebbe cambiato l’intero scenario, non semplicemente l’aritmetica.
PS – “ti stai coprendo di ridicolo”: addirittura. Non è sufficiente non essere d’accordo?
sgallo
uqbal:
beati quelli che si possono permettere solo affermazioni stentoree, anche se io in genere ne diffido.
that’s all, buonanotte
dtmm
Questa cosa è di una tristezza immensa!!!
Senza offesa, ma io non ho votato pd per non trovarmi a compilare liste come la tua (che, sinceramente, non solo non mi invogliano a votare il pd, ma nemmeno ad alzarmi dal letto la mattina)… e ne vado fiero!
Forse un futuro migliore per questo paese prima deve passare per un lento e doloroso processo in cui accettiamo che la sinistra che abbiamo sempre votato non va più bene e deve essere demolita e renderci conto che non possiamo più votare per abitudine o per nostra immagine mentale!
jamesnach
“Se avesse vinto Matteo Renzi”.
“Se mia nonna avesse avuto le palle era mio nonno” [Ruud Gullit]
E invece Renzi ha straperso.
E io voto PD in maniera convinta proprio perchè Renzi non ne è il candidato.
Giancarlo
Forse adesso Uqbal ha capito la falla del suo ragionamento, forse.
piti
No, perché si è creata la situazione che voleva. Perdono quelli relativamente “suoi” e ne gode perché erano i suoi solo relativamente. E si sarebbe visto che andavano benissimo, e lui sarebbe vissuto in un Paese stabile ma contro la sua opinione, la sola cosa che gli prema. Vincono gli altri, o meglio si crea l’ingovernabilità, e ne gode perché confida nel prossimo giro.
Poi, gli sfugge che tra il primo e il secondo giro ci lasciamo tutti le penne. Professorini compresi, anzi per primi. Ma il suo ego, il non essersi adattato e compromesso a votare un uomo di sessant’anni calvo e poco glamour, ha vinto. Quello era l’obiettivo, far vedere al mondo che aveva in mano la valigetta col bottone che fa saltare per aria il mondo, e poi premerlo.
Le conseguenze pratiche non gli interessano. Ha vinto perché ha fatto vincere i peggiori, pur di non far vincere chi avrebbe dimostrato la sua meschina pochezza.
Bene.
Il prossimo giro, facimm’ ammuina. Io, votante piddino, a Renzi non lo voto neanche sotto tortura, e farò in modo che la dozzina di voti che posso influenzare seguano il mio esempio.
Chi di Balcani ferisce, di Balcani deve morire.
JoJo1973
‘A Piti, uqbal avrà perso relativamente, ma tu hai perso di brutto e stai a rosicare come un castoro. Prima di fare lezioncine spocchiose agli altri, conta fino a dieci… parli di ego, proprio tu…
spago
@Piti Ecco i risultati della linea Bersani ed ecco i risultati: un fallimento devastante.
piti
Vedo che avete capito tutto. Il Paese è non governato e probabilmente non governabile. L’unico che -con tutti i limiti del mondo- poteva avere numeri validi e partito degno era Bersani. ma i bambocci viziati di Renzi l’hanno impallinato con fuoco amico, e poi vengono a dire, Ecco, vedi che Bersani non vince…
Un po’ facile, come profezia che si autoavvera, se la determini tu.
Adesso che SB ha il maggior manipolo di senatori, che Grillo ha un gruppo grosso ma che comunque non è maggioranza, e non poteva esserlo, in nessuna delle due Camere, adesso va bene? Ma neanche di fronte al disastro di un Paese che avrebbe bisogno di stabilità, di affidabilità, e muore affossato dai ghirigori choosy di una parte dei suoi stessi elettori (alle primarie), neanche adesso capite che la vostra vittoria è la vittoria di Pirro?
Ma quand’è che diventate grandi, smettete di proiettare la vostra imprescindibile psiche nel leader e capite che qui c’era solo da sostenere il solo candidato che aveva una chance di andare bene al mondo, di tenere insieme le nostre cose italiane, di essere affidabile? Non il miglior politico del mondo, cazzo. Il migliore nella situazione data.
Adesso, il treno quando ripassa? E in che condizioni ? Non avete voluto il compromesso, anime belle.
E allora tenetevi, e purtroppo teniamoci, un Parlamento frantumato, un avvenire incerto, un salto nel vuoto. Voi credete che a me Bersani o Bindi piacciano fino al delirio? Ma sono non peggio di altri, e quelli erano. Certo, Renzi aveva perso. Il vostro giocatore preferito era in panchina, e adesso godete perché la squadra è stata eliminata. Vi voglio dare una notizia: non si sa come e quando si parteciperà a questo torneo. Il vostro campioncino compreso.
Riducete tutto al rosicare: e non capite che date informazioni su cosa siete voi, non su di me. Bambocci.
spago
@ Piti ormai sei arrivato a dimenticartti anche le cose più elementari.. gli elettori non appartengono a un partito.. stanno fuori valutano, giudicano, votano.. sta ai partiti convincerli. Se uno vuole appartenere a un partito si fa la tesssera. Esiste ancora una differenza tra iscritti ed elettori. Stava a Bersani convincere gli elettori. Non ad essi sostenerlo a prescindere.
Dopo primarie con regole che hanno selezionato un corpo elettorale pro Bersani, dove Bersani ha vinto col 60%, è stato quest’ultimo a guidare il partito e a determinare la strategia. I risultati sono merito o demerito suo e degli altri dirigenti Pd.
Nonostante le regole, fatte guardando ai sondaggi per capire come limitare i voti dei sostenitori di Renzi, il 40% votò per lui. Bersani doveva tenerne conto e cercare di non perdere quei voti e tutti quegli altri voti “renziani” che stavano fuori dalla selezione favorevole delle primarie, nel corpo elettorale nazionale, oppure anche trovare un altro modo di ampliare il suo elettorato, che so a sinistra come suggeriva Broono in un’altra discussione. Bene com’è come non è, non ha preso i voti di nessuno, ha perso di brutto, e ha dimostrato di non essere capace. Con le conseguenze che tu stesso vedi per l’Italia.
Non sono stati i “renziani” a determinare questo sfacelo. Ma chi ha consapevolemente preso una linea totalmente respingente per loro. La strategia Bersani ha portato al disastro. Magari Renzi avrebbe fatto peggio, magari si sarebbe spaccato il partito, magari.. non si può dire con certezza.. pensare che avrebbe mietuto successi è una convinzione che qualcuno ha, ma potrebbe sicuramente essere sbagliata.. tuttavia con certezza assoluta si può dire che Bersani, mettendo da parte cosa avrebbe fatto Renzi, ha cannato tutto. Che senso ha negare l’evidenza?
Tu sembri dipingerti i sostenitori di Renzi come dei fanatici che non riescono ad andare al di là del loro leader, ma non è così. Tu c’eri, hai partecipato, alle discussioni sul Post. In quelle discussioni sia sulle regole delle primarie, sia sulla persona di Renzi, sia su programmi e idee, sia sulla strategia elttorale, son venute fuori accanite discussioni che hanno messo in campo ragioni, argomenti e contro argomenti veri da tutte le parti. Ora che tu azzeri tutto, per rappresentarti i “renziani” in questo modo caricaturale del tutto irreale, è vergognoso. E insensato. Capire le ragioni di tanti voti persi, capirle sul serio, non raccontarsi a tavolino che “i renziani sono un branco di stron*i”, è la cosa più utile da farsi.