Mentre in numerose regioni italiane si bada ai ricorsi, ai controricorsi e ai decreti interpretativi, in Piemonte il confronto tra Mercedes Bresso e Roberto Cota inizia a farsi serrato. I due candidati sono stati protagonisti di un faccia a faccia, a dire il vero alquanto noioso, condotto da Giovanni Floris per alcune settimane orfano di Ballarò.
Nonostante la contrapposizione e le diverse prese di posizioni, nella sostanza Bresso e Cota propongono agli elettori del Piemonte programmi simili con non pochi punti di ambiguità, specialmente sul nucleare, la sanità e il delicato tema dell’alta velocità. I due si distinguono comunque nell’impostazione della campagna elettorale: la Zarina è più propositiva e critica le scelte centrali del governo, del quale fa parte lo stesso Cota, mentre il leghista opera una costante critica nei confronti dell’operato da presidente della Bresso e offre soluzioni a tratti strampalate e al limite del populismo.
Anche la comunicazione online dei due candidati differisce sensibilmente. Cota ha un sito web un poco raffazzonato e offre tramite YouTube una serie di video caserecci e poco curati, Bresso invece ha fatto realizzare una serie di filmati molto validi e accattivanti, ma poco pubblicizzati. Lo spot sulle soluzioni per migliorare il trasporto pendolare su rotaia, tema molto sentito dalle migliaia di studenti e lavoratori che quotidianamente si muovono in regione in treno, è stato visualizzato meno di 300 volte in tre giorni. Avanti Piemonte, ma con calma.
Pierbacco
La Zarina dispone di un vasto centro di coordinamento elettorale, niente meno che in piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio di Torino.
Si muove su di un grande autopullman con la sua immagine cubitale: occhialini dalla montatura moderna, rughette e sorriso rassicurante. Forti investimenti, evidentemente mirati. Dall’alto dei manifesti, Cota si presenta con un’espressione grigia, che riflette le dimesse scelte d’immagine della sua campagna elettorale. Avanti, Piemonte, ma con cautela. Pierbacco