Il piccolo show del Cavaliere tra i bambini abruzzesi di cui scrivevo ieri è solo una faccia della medaglia. Il video che segue mostra l’altra metà della concezione di democrazia che ha in mente il nostro.
Del filmato non colpisce solamente l’arroganza di chi gestisce l’evento, ma anche l’indolenza della maggior parte dei giornalisti cui viene fortemente limitata la possibilità di compiere il proprio mestiere. Qualcuno si lamenta destando l’ilarità di qualche altro collega, che evidentemente ormai sa come funziona e si accontenta della pappa pronta preparata dal servizio audio/video approntato dalla Presidenza del Consiglio. Un servizio molto caro, almeno a giudicare dalle rivelazioni fornite la scorsa settimana dall’Espresso nell’inchiesta “Silvio, quanto ci costi” (si parla di decine di migliaia di Euro per la gestione di un solo evento lo scorso settembre).
Il premier, i bambini e l’occhio complice delle telecamere insieme per costruire l’evento, i giornalisti da parte per non disturbare troppo in scena. Roba da rivalutare il giornalismo embedded in Iraq nel 2003.