La tiritera poco prima del decollo è sempre la stessa: con gesti misurati e un filo marziali, l’hostess mostra come si allacciano le cinture, dove sono le uscite di sicurezza, da dove salteranno fuori le mascherine per l’ossigeno e come caspita si infila il giubbotto di salvataggio (una specie di origami, che vallo a fare nel modo giusto mentre il tuo aereo è precipitato in mare, ammesso sia rimasto intero nel farlo). Il gioco dei mimi con le indicazioni di sicurezza di solito avviene nell’indifferenza generale, ma non nella mia, che vai a sapere perché mi sento in colpa a non seguire quei gesti, a mostrare che sì ti sto dando retta per un minuto mentre cerchi di fare al meglio il tuo lavoro. Poi ci sono gli aerei con gli schermini su ogni sedile, e in quel caso al posto della dimostrazione dal vivo viene mostrato un video soporifero sulle misure di sicurezza, che non si guadagna mai la mia attenzione.
Di ritorno da un viaggio in Islanda fatto di recente (iniziate a mettere i soldi da parte e prima o poi andateci, sul serio), mi sono invece ritrovato a seguire ammirato il video sulle cose da fare se il tuo aereo torna a terra prima del previsto e in modi traumatici. Mi sono sentito quasi ispirato quando il video è finito. Lo potete vedere qui sotto, l’ha fatto Icelandair ed è molto diverso da tutti gli altri. E ti fa venire una gran voglia di tornarci, in Islanda.