Che piani ci sono per gli OGM? E per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica? Saranno mantenute in Italia le restrizioni non previste dalla direttiva europea sull’uso di animali a fini sperimentali?
Ci sono un sacco di cose che si potrebbero chiedere ai candidati alle imminenti elezioni europee in tema di ricerca, ambiente e più in generale sulle opportunità in ambito scientifico dei prossimi anni. Come aveva fatto per le elezioni politiche, Dibattito Scienza, il gruppo che si occupa di portare tematiche scientifiche all’interno del confronto politico, ha pubblicato cinque domande indirizzate ai partiti e ai movimenti che si sono candidati al Parlamento Europeo. Le domande sono state pubblicate alcune settimane fa, ma a meno di dieci giorni dal voto, nemmeno un partito ha mandato le sue risposte.*
Vale la pena ricordargliele.
1. Attualmente l’autorizzazione all’immissione in commercio di varietà agricole geneticamente modificate (OGM) viene rilasciata direttamente a livello europeo. Ritiene soddisfacente questa situazione, e la procedura relativa? In caso contrario, che cosa cambierebbe?
2. Secondo l’ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), le misure europee sulle emissioni di CO2 penalizzeranno la competitività dell’industria automobilistica di tutto il continente. Considerato che il trasporto su gomma contribuisce comunque a circa 1/5 delle emissioni ed è l’unico in aumento, lei come affronterà la questione?
3. Il prossimo Parlamento voterà il pacchetto su rinnovabili ed emissioni di gas serra proposto dalla Commissione Europea per il 2030. Quali misure ritiene adeguate e di quali proporrà invece una modifica?
4. L’Italia ha recentemente recepito la Direttiva Europea 2010/63 che regola l’uso di animali a fini sperimentali, introducendo alcune restrizioni supplementari non previste dalla Direttiva originale. Ritiene che sia l’Italia a dover fare un passo indietro, o l’Europa a introdurre restrizioni analoghe?
5. L’ECDC (European Center for Disease Prevention and Control) gestisce programmi specifici per il controllo delle malattie prevenibili coi vaccini. Ritiene adeguati gli attuali programmi? In caso contrario, quali cambiamenti riterrebbe opportuni?
*Aggiornamento di sabato 17 maggio 2014
Qualcosa inizia a muoversi: nella serata di venerdì, il Partito Democratico ha inviato le sue risposte a Dibattito Scienza, saranno pubblicate online lunedì.
@twizardoz @emenietti @matteorenzi @pinapic @ale_moretti Il PD ha risposto ieri sera, le risposte saranno online lunedì
— Dibattito Scienza (@dibattitoscienz) May 17, 2014
Oneiros
Ma veramente PD, FI, e Tsipras hanno risposto a domande molto simili su wired.
http://www.wired.it/attualita/politica/2014/05/14/europee-elezioni-candidati-scienza-innovazione/
emanuele menietti
È una cosa diversa. Senza contare che quelle sono risposte di singoli candidati, non esprimono la linea dei partiti candidati.
Filippo Zuliani
Aggiungere una domanda sulla riduzione delle emissioni: si prevede – con quasi lapidaria certezza – che la crescita futura delle emissioni di CO2 verra’ alimentata da Cina e USA, vanificando gli obbiettivi europei per la limitazione delle emissioni globali di CO2. I piani europei rischiano invece di trasformarsi in una zavorra anti-competitiva per l’economia. Lei come affrontera’ la questione?
Simone Nastasi
La risposta del PD su OGM è desolante. Quella sulla sperimentazione animale è democristianissima.
Michelangelo
Essere una banderuola al vento non gioverà al PD e certamente non convincerà i ricercatori a votare quel partito. Se poi aggiungiamo che candidano al Nord Est per la seconda volta tale Andrea Zanoni che si propone “il divieto di vivisezione e sperimentazione su animali con la sostituzione di nuovi metodi scientifici già in uso in gran parte del mondo.”, direi che non ci siamo proprio.
I Verdi sono improponibili, apertamente anti-scienza.
L’altro partito è inesistente, e quindi non conta.
zil
Ho scoperto tantissime cose su come funziona la memoria nel numero ora in edicola di Focus: ve lo consiglio!