Negli ultimi mesi del 2012, un gruppo di giornalisti scientifici, blogger, ricercatori ed esperti aveva chiesto ai candidati alle primarie del centrosinistra di rispondere a sei domande sulla scienza per conoscere le loro posizioni su diversi temi, dai progetti per rilanciare la ricerca in Italia agli OGM passando per il fine vita. Nei mesi seguenti il progetto, che si chiama Dibattito Scienza, è andato avanti con una nuova iniziativa indirizzata ai candidati di coalizione alle politiche di fine febbraio. Sono state formulate dieci domande sulla scienza per Silvio Berlusconi, Beppe Grillo, Mario Monti, Oscar Giannino, Antonio Ingroia e Pier Luigi Bersani. Purtroppo solo gli ultimi tre candidati hanno risposto alle domande (trovo l’assenza di Monti sorprendente e deludente), cosa che conferma quale grado di considerazione abbiano i temi scientifici presso la politica.
Come era già successo per le primarie, leggendo mi sono reso conto che le risposte di Bersani, Giannino e Ingroia sono discorsive e spesso zeppe di informazioni superflue, che non aiutano a farsi rapidamente un’idea di quali siano i progetti dei candidati per la scienza nel nostro paese. Ho riassunto e ridotto ai minimi termini le loro risposte per fare un po’ d’ordine. Potete leggere le sintesi delle risposte qui sotto, ricordando che per approfondire potete sempre leggere le versioni complete sul sito di Dibattito Scienza.
1. Investimenti, meritocrazia, trasparenza: quali provvedimenti intende adottare per il rilancio di università e ricerca pubblica?
Bersani – Riattivare investimenti con risorse derivanti dalla spending review, dalla riforma delle pensioni e dalla ridefinizione delle spese per la difesa. Programma nazionale per il merito finanziato con 500 milioni di euro dal fondo ordinario per l’università. Trasparenza con portali online per la ricerca e per la valutazione dei progetti, ma non dice con che risorse.
Giannino – Superare dualismo pubblico – privato, incentivando ricerca di qualità. Aumentare e ripensare finanziamenti all’università, includendo investimenti privati con forme di detassazione. Merito va premiato tra chi studia e tra chi insegna (stipendi sulla base dei risultati).
Ingroia – Affermare valore universale di scuola, università e ricerca, anche con gli investimenti. Non spiega come o con quali risorse.
2. Quali provvedimenti concreti intende adottare per favorire l’innovazione e l’investimento in ricerca delle imprese private?
Bersani – Piano di innovazione industriale attraverso Agenda digitale (governo Monti), green economy, tecnologie applicate a beni culturali e scienza della vita. Finanziamento di ricerca e innovazione al posto di incentivi, creare una piattaforma finanziaria con denaro pubblico e privato con opportune garanzie sull’impiego dei fondi.
Giannino – Rimuovere di ciò che impedisce l’investimento in ricerca e sviluppo (come leggi che limitano certi ambiti, esempio: le biotecnologie), creare clima pro-investimenti (riformare giustizia per certezza del diritto), eliminare barriere tra pubblico e privato e rivedere sistemi di assegnazione dei fondi alla ricerca.
Ingroia – Liberare le piccole e medie imprese dalla burocrazia e dalla malavita, premi fiscali per chi investe in ricerca. Puntare sulla qualità e sull’economia pulita. Non spiega come.
3. Le direttive 20-20-20 definiscono le politiche energetiche europee. Quali azioni concrete intende adottare per garantire all’Italia un piano energetico in grado di migliorare l’efficienza e minimizzare l’impatto ambientale e il costo dell’energia?
Bersani – Rendere fissa la detrazione fiscale del 55% per l’energia pulita, incentivi non scaricati su bollette, ma su fiscalità generale. Intervenire sul sistema del gas con nuove infrastrutture, ma non dice con quali risorse. Borsa dei carburanti per prezzi più trasparenti, basta con la separazione tra amministrazioni per lo sviluppo e per l’ambiente.
Giannino – Carbon tax (ecotassa) stabile che incentivi le aziende a investire in energia pulita, lasciando scegliere il come al mercato. Concorrenza più sana con regole chiare, ma meno “logica pianificatoria” della politica. Riqualificazione energetica degli edifici.
Ingroia – Piano energetico sostenibile per una rivoluzione energetica entro il 2050, abbandonando i combustibili fossili. Ecoprestito per efficenza energetica nell’edilizia, riduzione dei consumi energetici, stabilizzazione delle detrazioni fiscali al 55 per cento.
4. Come intende occuparsi della produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per migliorare l’impatto su ambiente e qualità della vita?
Bersani – Prevenire la produzione dei rifiuti con 5 programmi: riduzione imballaggi, incentivi alla ricerca, ridurre rifiuti prodotti dalla pubblica amministrazione (PA), sistemi per determinare il ciclo di vita della materia, privilegiare acquisto di prodotti “verdi” nella PA. Migliorare la differenziata a partire dal prelievo dei rifiuti, sfruttamento biomasse. Non dà stime su costi e tempi del programma.
Giannino – Aprire il mercato del riciclo alla concorrenza, per umido e inerti meglio un mix di soluzioni (termovalorizzatori, gassificazione, discarica…) teso a un’apertura molto normata e controllata verso la concorrenza.
Ingroia – Incentivare riuso e riciclo, liberalizzazioni per la raccolta di determinati rifiuti. Togliere la gestione dei rifiuti ai centri di potere e alla criminalità organizzata, ma non dice come.
5. Quali misure concrete intende adottare per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico? E quali per stimolare il settore edilizio conciliandolo con la salvaguardia del territorio e la lotta alla criminalità organizzata?
Bersani – Mettere in sicurezza il territorio, programmare la prevenzione, basta spese solo in emergenza, ma non dice con che risorse. Procedure di appalto più semplici, ma con requisiti più alti, tracciare pagamenti, contrasto abusivismo, ma non dice come.
Giannino – Valutare costi e benefici delle norme di messa in sicurezza del territorio vigenti, eliminando quelle inutili. Obbligo di assicurare immobili contro rischio sismico. Evitare pianificazione e burocrazia a ogni costo sull’edificabilità, con regole più chiare e semplici non sfruttabili dalla criminalità.
Ingroia – Piano delle piccole opere: 100mila iniziative sul territorio condivise con i cittadini. Piccole dimensioni e trasparenza nella realizzazione delle opere contro la criminalità e il consumo di suolo. Non dice con quali risorse.
6. Qual è la sua opinione sull’Agenda Digitale approvata dal precedente governo e quali sono le sue proposte concrete per la diffusione della banda larga in tutto il Paese?
Bersani – Accelerare copertura in fibra ottica, dare accesso più diffuso alla banda larga, piano strutturale straordinario modulando investimenti pubblici e privati. Indirizzare gli operatori verso l’interesse nazionale, incentivare la concorrenza. Programmare fondi europei per connessioni in fibra di scuole e ospedali entro fine 2020, almeno 3 miliardi.
Giannino – Agenda digitale poco incisiva sulla digitalizzazione della PA, serve più concorrenza per la realizzazione delle infrasftutture.
Ingroia – L’infrastruttura di rete è un bene comune di interesse nazionale, favorire investimenti per ammodernarla insieme con le “ante azioni previste dall’Europa” contro il divario digitale.
7. La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita è stata messa in discussione più volte negli ultimi mesi, con diverse sentenze tra cui quella della Corte di Strasburgo. Si impegnerà ad adeguare questa legge alla giurisprudenza italiana ed europea? Qual è invece la sua posizione a proposito del testamento biologico?
Bersani – Incoraggiare, sostenere e rispettare la ricerca, ma con valutazione efficace dei rischi reali (non potenziali). Stretta collaborazione tra scienza e politica sui temi etici e giuridici che ne derivano. No a eutanasia con ruolo attivo del medico. Correggere legge 40, ponendo fine al “turismo procreativo”: nuove norme per riportare la fecondazione artificiale senza ricorrere all’estero, ma non entra nel merito.
Giannino – Legge 40 va adeguata ai principi europei. Lo Stato non deve essere monopolista etico sul fine vita, tornare al rapporto privato tra medico e paziente.
Ingroia – Abrogare la legge 40, regolamentare il testamento biologico e il fine vita, ma non dice come.
8. Data l’importanza della scienza e della tecnologia nella società contemporanea, quali misure intende adottare, anche a livello scolastico, per favorirne lo sviluppo e contrastare anche il diffuso analfabetismo scientifico e matematico?
Bersani – Educare alla creatività e allo studio a partire dai problemi, stimolando la curiosità scientifica, a partire dalla scuola dell’infanzia. Risposta nel complesso molto generica.
Giannino – Riqualificare il sistema educativo per migliorare la preparazione scintifica. Incentivare festival, convegni, competizioni scolastiche a tema scientifico. Valutare di continuo gli insegnanti, autonomia di scelta dei docenti per le scuole e per i loro stipendi (entro linee guida nazionali), competizione tra le scuole. Non fa riferimento a costi o risorse da usare.
Ingroia – Obbligo scolastico a 18 anni, ritiro riforma Gelmini e fine blocco organici. No a qualsiasi progetto di privatizzazione dell’istruzione, tecnologie a scuola, ma in modo organico e con risorse (non dice da dove).
9. Come pensa che il suo governo si debba occupare di modifiche climatiche causate dall’uomo? Quali interventi metterà in atto per la mitigazione e/o prevenzione dell’innalzamento dei gas serra?
Bersani – Raggiungere insieme con i paesi europei un accordo globale sul clima entro il 2015, puntare su tecnologie pulite come via per rilanciare anche lo sviluppo. Riqualificazione energetica nell’edilizia, incentivata da detrazioni fiscali, puntare di più sulle rinnovabili. Riduzione e ottimizzazione dei trasporti, maggiore impegno di regioni e comuni. Non ci sono riferimenti alle risorse economiche da impiegare.
Giannino – L’Italia fa parte di un gioco più grande europeo e globale sul tema, occorrono politiche nel lungo termine tese all’innovazione per ridurre le emissioni.
Ingroia – L’Italia deve sostenere una carbon tax in Europa, adattamento del territorio in vista degli effetti dell’aumento di 2 gradi della temperatura entro il 2100.
10. Qual è la sua posizione in merito all’uso di animali nella ricerca biomedica? Pensa sia corretto limitare l’uso di alcune specie animali a scopo di ricerca?
Bersani – I test sugli animali sono indispensabili, almeno fino a quando non ci saranno alternative scientifiche accettabili. Chiudere centri di ricerca che usano animali in Italia è un rischio: molte industrie farmaceutiche dovrebbero delocalizzare, il test su animali per i farmaci è un passaggio obbligato prima di quelli sugli uomini.
Giannino – La ricerca su animali è una parte fondamentale dei successi della ricerca medico-scientifica. Deve essere regolata, ma è necessaria.
Ingroia – Limitare l’uso di animali in sede di ricerca biomedica.
(foto: Bersani al CERN con Fabiola Gianotti – Ilaria Prili)
Roberto
Peccato non avere un po’ di soldi per fare manifesti elettorali dei balbettii, delle fumosità e, purtroppo, dei silenzi di questi campioni nazionali della politica…
Il dramma vero è che ci sono ottime probabilità che l’elettore “medio” non solo non distinguerebbe, magari apprezzando almeno lo sforzo di Giannino ma, sono convinto, premierebbe il più demagogico e persino il silenzio…
Quello che manca è un giornalismo indipendente e serio (per gli elettori) e dose da cavallo di accountability (per i politici).
Grazie per l’esempio 🙂
duffogrup
State rasentando il ridicolo. Contestate le fumosità di chi ha risposto a delle domande generiche. E le vostre critiche? Quelle non meritano una maggiore chiarezza? Non devono essere ben circostanziate e puntuali?
Matteo
Ciao Emanuele, personalmente trovo che—a parte Ingroia, che è veramente molto vago—Bersani e Giannino abbiano esposto con una discreta chiarezza quali siano i loro obiettivi.
Vedo che fai molto riferimento all’assenza di dati certi sulle risorse da destinarsi a questi progetti, io trovo che sia normale: penso che né Bersani né Giannino possano prevedere in questo momento quali saranno i costi e le risorse a loro disposizione.
Immagino che chi sarà al governo incaricherà commissioni o altri enti per fare queste stime. D’altra parte dovranno trattare con i sindacati, con l’esercito, con mille altre parti e non possono a priori conoscere l’esito di tutto questo.
Li eleggiamo appositamente, perché riteniamo che ci possano rappresentare e gli deleghiamo delle scelte che dovranno essere fatte (su delle basi che ora non conosciamo).
Dire «Stanzieremo 1 miliardo per la raccolta differenziata», mi sembrerebbe come dire «Restituiremo l’Imu».
Dovremmo eleggere delle persone, non solo dei programmi. Altrimenti si va nuovamente a finire con il «Contratto con gli italiani», del quale tutti conosciamo l’esito.
sergio
Caro Emanuele,
lo avevo già notato nei tuoi commenti alle risposte dei candidati alle primarie. Tu fai fact checking a senso unico: alcuni candidati son tenuti a dare più spiegazioni degli altri. Si capisce chiaramente come la pensi tu, e il senso tutto politico della tua critica a un certo modo di presentarsi della sinistra. E’ una critica, peraltro, degna di ascolto, ma sarebbe più apprezzabile, a questo punto, schierarsi apertamente.
Tra l’altro, la domanda “dove troverai le risorse?” è meno sensata di come potrebbe sembrare. La risposta, in generale, è: “tartassando qualcun altro”. Chiaro che non puoi e non vuoi dire chi è… Stesso discorso per i tempi di realizzazione, ci si può mettere anni a fare ciò che si potrebbe fare in una settimana, perché i tempi del dibattito pubblico non sono i tempi della catena decisionale di un’azienda. La politica ha (anche) delle sue peculiarità, il discrimine tra dire troppo e dire troppo poco è molto più sottile, non puoi giudicare col cipiglio di un referee di una rivista scientifica…
Roberto
Come, volevasi, dimostrare: appena gli tocchi il politico di riferimento, tutto diventa strumentalmente avverso…
A me non sono sembrate fumose le “domande”, lasciavano lo spazio per sostenere qualunque cosa: dal “farei questo e quello, in questo modo” a “non lo trovo un problema prioritario/utile/ecc. in questo momento” e infatti qualcuno ha provato e si è assunto la responsabilità di quello che ha scritto, punto.
Il fatto è che l’idea di dire, oggi: “votatemi perchè a queste condizioni io sono intenzionato a fare questo e quello e a condizioni diverse a fare queste scelte” non piace perchè ti alienerebbe qualcuno e non perchè non sai con quanti soldi avrai a che fare…
Se sei favorevole ai termovalorizzatori e ad una raccolta differenziata che non li escluda lo dichiari, non fai il “furbetto dell’ambientalino” per raccattare voti dappertutto.
Se ti piacciono gli slogan ad effetto sul decentramento istituzionale poi però spieghi se trovi giusto e serio che un Paese faccia decidere ai Tarantini se l’ILVA chiude o no o se il gassificatore devi deciderlo a Roma per il bene del Paese, ecc.
Giannino e (in parte) Bersani sono sicuramente più seri degli altri ma il problema rimane e riguarda tutti.
Lorenzo
Sulla base di queste risposte, Giannino tutta la vita.
fp57
risposta 1 di Bersani. mi interessa molto, quando parla di “Riattivare investimenti con risorse derivanti dalla spending review, dalla riforma delle pensioni “. Ti chiedo dalla “riforma Monti” delle pensioni? Che Bersani intende mantenere, ho capito bene ?
grazie, tutto molto interessante.
Margherita
Concordo sul fatto che trapeli la posizione di Emanuele.
Detto ciò credo anche che trapeli chi continua ad andare avanti per slogan e chi invece prova risposte concrete. E scusate ma che uno che la politica non l’ha fatta per professione non sappia bene come impiegare le risorse, ci può anche stare (ci si scontrerà poi), ma che uno che la politica la fa da una vita mi parli per slogan mi lascia davvero senza parole, anzi con parolacce!
Stefano
Davvero non capisco a cosa serve questa “intervista”. Mi spiace dirlo ma secondo me è solo propaganda elettorale. Il PD, che alcuni di voi voteranno, ha avuto già la possibilità di cambiare le cose, di investire nella scuola e nella ricerca. Vorrei chiedervi, cosa vi spinge a dare a chi siede in Parlamento da 20 anni un’ulteriore chance? Se vogliamo uno stato che spenda almeno il 2% del PIL per la ricerca, dobbiamo essere noi quello stato, noi siamo la classe dirigente del futuro, risvegliamoci finchè siamo in tempo.
emanuele
siamo nel 2013 possibile che ancora ci facciamo accattivare dale promesse sparate solo per accattonare il voto? Credo che oggi nessuno può dare certezze e dire restituirò-toglierò-darò-abolirò è solo un modo per pescare voti.Purtroppo la serietà non consente di sparare colpi che poi possono andare a vuoto.La sinistra perde perchè dice la verità.la destra vince perchè illude. lascio a voi giudicare le capacità intellettive di chi si fa prendere dalla frenesia delle false promesse antitasse
simone
Sono stato sempre un appassionato di scienza e ho letto con piacere in questo articolo http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Internet-il-sito-di-Focus-raggiunge-700000-utenti-unici_314155605956.html l’ottimo risultato, raggiunto in termini di utenti,del sito di Focus. Per me è sempre stato un punto di riferimento e lo trovo molto ben fatto.
Inddah
sembrerebbe che nei partiti policiti italiani ci sia posto solo per gli imbecilli.Succede tutto a loro insaputa, dal trovarsi proprietari di una casa vista Colosseo, alla sottrazione di milioni d’euro dalla cassa del partito presieduto da anni, ad essere assessore all’urbanistica e non sapere del rilascio di bizzarre concessioni edilizie o fantasiose varianti urbanistiche previo passaggio di mazzette milionarie.La “politica” negli ultimi decenni ha cancellato scientemente dalle menti di molti il senso di responsabilite0 della coscienza dell’etica, dando la stura alla balordaggine di uomini privi di moralite0. Calimero