Instagram, l’applicazione per fare fotografie artistiche e condividerle con gli amici, è usata da milioni di persone sui loro smartphone. Centinaia di migliaia di nuove immagini saltano fuori ogni giorno e, se chi le ha realizzate decide di dare il consenso, sono associate automaticamente alle informazioni geografiche sul posto in cui sono state scattate e sono rese visibili a tutti. Sull’applicazione questo mondo di foto è semplice da ricercare, sul browser del computer molto meno.
Quelli di Worldcam hanno risolto il problema mettendo insieme le informazioni rese disponibili da Instagram e da altri servizi, come Foursquare, per creare un sito fantastico. Scrivi il nome della città che ti interessa e poi inserisci un luogo specifico, qualsiasi luogo. Pubblico, privato, al chiuso, all’aperto: non fa differenza. Vuoi vedere l’interno della sede della CNN ad Atlanta? Fatto. Il Museo del Cinema di Torino? Eccolo. Le portate della Sora Lella a Roma? Stanno qua. Una gelateria a Caracas? Eccoci. Insomma, avete capito.
Il giochino è divertente e funziona bene, a patto che qualcuno abbia già scattato almeno una foto nel luogo ricercato, e dal momento in cui avete iniziato a leggere questo post è diventato più probabile che ora ce ne sia una. L’idea mostra anche quanto Instagram stia diventando un sistema formidabile (per qualcuno forse inquietante) per catalogare e mostrare il mondo visivamente, legando ogni foto al luogo in cui è stata scattata.
Nelle fotografie non si vedono solamente i luoghi, ma anche ritratti di singole persone e gruppi di amici che si sono fatti fotografare, forse non sempre consapevoli del fatto che le immagini sarebbero state poi rese pubbliche e messe a disposizione di tutti. Nelle prove che ho fatto non sono comunque incappato in nulla di compromettente. Nemmeno cercando Camera dei Deputati.