Undici anni fa, dopo gli attentati dell’11 settembre, diversi conduttori dei programmi di intrattenimento serali negli Stati Uniti ebbero il difficile compito di tornare in onda, con le loro battute, la musica e i loro ospiti. Lo fecero, tra commozione e imbarazzo, spiegando che uno dei tanti modi per reagire a ciò che era successo era quello di tornare alla normale routine, alle cose che si facevano prima, quando il World Trade Center e un pezzo del Pentagono erano ancora in piedi. Le trasmissioni ripresero e per un bel po’ di tempo, in molti casi anni, praticamente nessuno ebbe il coraggio di fare qualche battuta sul tema. Arrivarono poi quelle sulle guerre in Afghanistan e in Iraq, sui terroristi e i talebani, ma sostanzialmente nulla – specialmente in televisione – sull’11 settembre.
Il problema era, e rimane: quando sarà passato tempo a sufficienza per poterci scherzare sopra? E: passerà mai tempo a sufficienza per poter fare battute sull’11 settembre? Continueremo a ripeterci “too soon”? Wikipedia ha una pagina sull’argomento, molto scarna e che dimostra quanto siano stati fino a ora pochi i casi in cui si è scherzato sugli attentati terroristici. E vai a sapere se sia un bene o un male.
Tra i pochi che ci hanno provato ci sono quelli di Family Guy (in Italia I Griffin), la serie di cartoni animati ideata da Seth MacFarlane. Negli ultimi anni hanno inserito alcune battute o brevi sketch legate all’11 settembre, molto surreali e divertenti. Insomma, sorridi e intanto ti senti strano perché lo stai facendo per qualcosa legato a una tragedia.
C’è un intero episodio di Family Guy che orbita sostanzialmente intorno all’11 settembre, si intitola Back to the Pilot ed è andato in onda negli Stati Uniti lo scorso novembre. Per una serie di eventi, Brian (cane) e Stewie (bambino) viaggiano indietro nel tempo prima del 2001 e il Brian dei giorni nostri confida al Brian del passato l’esistenza di un piano per una serie di attentati programmati per l’11 settembre del 2001.
Brian del passato diventa un eroe fermando gli attentatori, ma questo fa sì che George W. Bush non venga rieletto presidente e che inizi una seconda Guerra Civile con il Texas che si dichiara indipendente. La cosa finisce con una guerra nucleare e Brian e Stewie iniziano una serie di nuovi viaggi nel passato per risistemare le cose. Alla fine ci riescono e si danno con entusiasmo il cinque per aver fatto accadere l’11 settembre. Come ammettono i due, la sola frase presa fuori da ogni contesto potrebbe risultare offensiva, specialmente per chi non sa che hanno trascorso l’intero episodio a evitare una nuova guerra nucleare.
È un racconto assurdo e andrebbe preso per quello che è: un cartone animato con battute spesso efficaci, che dura 20 minuti e che non cambia come sono andate le cose, forse un poco il modo di vederle. Dopo la trasmissione dell’episodio ci sono state diverse critiche nei confronti degli autori dell’episodio e si è tornato a discutere del too soon sulle gag legate all’11 settembre, senza arrivare a una risposta convincente sul problema.
ps. Seth MacFarlane ha raccontato che il mattino dell’11 settembre 2001 avrebbe dovuto prendere un volo per Los Angeles dell’American Airlines da Boston. La sera prima aveva bevuto troppo e il suo agente di viaggio gli aveva comunicato pure un orario sbagliato di partenza del volo. Arrivò dieci minuti in ritardo all’aeroporto di Boston e perse l’aereo, che quindici minuti dopo la sua partenza fu dirottato dai terroristi e si sarebbe poi schiantato sulla torre Nord del World Trade Center.