Chi ha seguito la Cerimonia di apertura di Londra 2012 ieri sera sui social network avrà sicuramente notato le lamentele (c’erano anche le mie) per la scarsa qualità della telecronaca dell’evento. Con sfumature diverse, sia i commentatori di Sky sia quelli della Rai hanno dimostrato di non essere in grado di accompagnare con efficacia lo spettacolo, parlandosi sopra, anticipando le sorprese e soprattutto dicendo cose in continuazione, coprendo le musiche e gli effetti di scena dallo stadio olimpico di Londra.
È praticamente successo a ogni Olimpiade degli ultimi anni – da quando le Cerimonie di apertura sono diventate enormi spettacoli con centinaia di milioni di telespettatori in tutto il mondo – e dopo aver lavorato nel centro di produzione televisiva di quella invernale di Torino 2006 sono arrivato alla conclusione che la scarsa qualità della telecronaca di un evento così importante dipenda, almeno in parte, da come è organizzato l’evento stesso. Sia chiaro, i singoli commentatori hanno la loro responsabilità (in alcuni casi enorme) nel realizzare qualcosa di scadente come è avvenuto ieri sera, ma ci sono altre cause in gioco che non dipendono direttamente da loro.
La telecronaca di una Cerimonia di apertura delle Olimpiadi funziona più o meno così. Nei giorni che precedono l’evento c’è spesso la possibilità di assistere alle prove generali nello stadio olimpico, ma si vedono un sacco di cose che nella versione definitiva non ci saranno o saranno organizzate in modo diverso. È inevitabile, le prove sono su larga scala, coinvolgono migliaia di persone e gli organizzatori hanno a volte la necessità di perfezionare alcune parti, trascurandone o saltandone altre. Per questo motivo il giorno della Cerimonia di apertura i giornalisti partecipano di solito a un briefing dove viene spiegato l’impianto generale dello spettacolo. A ognuno di loro viene poi consegnato un programma esteso sulla Cerimonia.
Non si tratta di una semplice scaletta, ma di una bibbia di cosa succederà dentro lo stadio olimpico. Ci sono un’infinità di dati, schemi e illustrazioni sulle varie fasi dello spettacolo. In un certo senso è una Cerimonia for dummies, ché i giornalisti hanno un po’ quella reputazione lì, di non essere sempre dei fulmini nel raccontare questo genere di cose.
I telecronisti entrano poi nello stadio e si accomodano nell’area riservata ai commentatori, che sono spesso cubicoli un poco angusti e che portano a essere quasi gomito a gomito con gli altri giornalisti, tutti lì per raccontare la Cerimonia. Inforcano le loro cuffie, aspettano l’inizio e si mettono a fare la telecronaca. Non hanno alcun controllo sulle immagini che vengono mostrate (sono uguali per tutti, regia unica, per ragioni di diritti, costi e perché altrimenti sarebbe un casino con le telecamere di ogni emittente; le grandi tv hanno esclusive per flussi di immagini aggiuntivi), devono fare i conti col frastuono nello stadio, devono tenere le antenne dritte per sentire le raccomandazioni dei loro produttori e – soprattutto – si fanno prendere dall’ansia di raccontare tutte le cose che ci sono scritte nella bibbia.
In queste condizioni, e con l’aggiunta delle responsabilità dei singoli, le cose vanno a finire inevitabilmente come ieri sera. Chi guarda alla televisione la Cerimonia di apertura delle Olimpiadi si ritrova con i commentatori che urlano al microfono (convinti di vincere meglio il frastuono), con le loro voci mal sovrapposte ai suoni ambientali dello stadio e con una telecronaca didascalica fino allo stremo di che cosa succede allo stadio. Ti spiegano che i tizi che stai vedendo intenti a suonare i tamburi stanno suonando i tamburi (ma non mi dire), che quelle che arrivano dal cielo vestite da Mary Poppins sono tante Mary Poppins (uao), che i fuochi d’artificio sono colorati (urca) e che quella inquadrata è la Regina Elisabetta II (dopo 60 anni di regno a qualcuno potrebbe pur sfuggire).
La smania di descrivere tutto, attingendo di continuo dalla bibbia, porta anche all’effetto collaterale più fastidioso: le sorprese di scena svelate prima che succedano. Per impreparazione o per le ragioni di cui si diceva poco sopra, i telecronisti non hanno un’idea precisa dei tempi, leggono a voce alta cose in più del dovuto sulla loro guida e finiscono per anticipare un sacco di cose, rovinando lo spettacolo a chi guarda. Ti dicono tutto, in continuazione, e per farlo parlano senza sosta coprendo l’audio dallo stadio.
Fare la cronaca di un evento simile è meno banale di quanto possa apparire, e per questo gli organizzatori fanno di tutto per dare notizie e informazioni ai giornalisti che se ne dovranno occupare per la cronaca in diretta. Il problema è che finiscono per dare troppe informazioni, anche superflue, che poi i cronisti si sentono in dovere di dare. Ed è frustrante per chi guarda, anche perché le Cerimonie sono organizzate per raccontare cose intuitive, che quella vagonata di milioni di persone da tutto il mondo con culture diverse possano comprendere facilmente. Lo spettacolo di ieri sera era tecnicamente e artisticamente complesso, ma non aveva nulla di così incomprensibile da richiedere spiegazioni dettagliate al posto di indicazioni di massima (che non ci sono state).
Il sistema così com’è non è perfetto, ma una simile considerazione non dovrebbe diventare un alibi. Per migliorare le cose, molto sta alla sensibilità dei singoli, che potrebbero iniziare a convincersi che in questi casi può valere la regola “less is more” (quelli della BBC ci sono riusciti, ieri, i francesi meno, come i nostri). Dovrebbero parlare di meno, godersi di più lo spettacolo e sfogarsi nella parte centrale della Cerimonia, dove sfilano tutte le delegazioni olimpiche ed è utile avere informazioni sui paesi e gli atleti che partecipano ai Giochi. Ma anche in questo sarebbe meglio non strafare, per evitare ubriache considerazioni come questa di ieri sera su RaiUno: “Sfilano non solo belle ragazze, ma anche paesi poveri”.
Gianni Lovato
E se invece i cosiddetti tele-cronisti imparassero a stare zitti di quando in quando?
Forse gli idioti strapagati, pensano ancora di essere radio-cronisti?(un’altra delle ragioni per le quali da otto anni che non possiedo un televisore)
ogoniok
Seguivo la telecronaca anche in lingua spagnola e le cose non erano poi così diverse.
Insopportabili i commenti dei due Rai sulle belle ragazze, se fossi una donna vorrei promuovere una interrogazione parlamentare.
Uno spettacolo come l’apertura di ieri sera non ha bisogno di telecronaca. E’ concepito con una propria colonna sonora esaustiva.
Certo, se fossimo avanti nel futuro potremmo avere un dual audio, ambiente e commento, separati.
lucia
Ma sarebbe impensabile non fare la cronaca?!
Mi piacerebbe semplicemente vedere la cerimonia. Fine.
Paolo
a volte pare che i telecronisti vengano pagati a cottimo: più parole dicono più incassano.
Che bello se imparassero, talvolta, anche l’arte della pausa!
Spring
Ho sofferto quando hanno interamente coperto la voce di Branagh. Una domanda: visto che oramai l’inglese è discretamente comprensibile da tutti (e nei discorsi di ieri era scandito) perché non mettere scritte sovraimpresse?
Teodor
Al contrario. Ho molto apprezzato la telecronaca di Rai 1, in particolar modo i commenti, sempre pertinenti, ironici e garbati, di Caprarica. Poi, si sa, i gusti son gusti e, come diceva il grande Petrolini, il mondo è bello perchè è… avariato! 🙂
Roberto
Non capisco l’acrobazia nel difendere i cronisti accusando la non buona organizzazione del briefing e il resto, … i cronisti italiani parlano sempre e comunque troppo. Io l’ho seguita in Francia ed è stata molto discreta, limitandosi a commentare la simbolica dello spettacolo e il discorso sull’organizzazione. Il momento musica pop inglese e coreografia sono stati in silenzio…. voglio dire, è anche una questione di sensibiità giornalistica, le apprezzazioni sulle donne poi lasciamo perdere!
Summer
La televisione di stato italiana ha eserciti di giornalisti pagatissimi, ieri sera, ad una cerimonia ufficiale, potevano mettere qualcuno al posto di icaldi che masticasse un minimo d’inglese?
Tra le tante: è mai possibile che la band fondata da Freddie Mercury abbia il nome di un distretto di NY: Queens
Scusate, ma sono questi i professionisti miglori che abbiamo?
Ritengo che questo paese meriti molto di meglio e spero che non si abitui ad una plumbea mediocrità..
Frange75
Scusate, ho capito male o ieri ho sentito una clamorosa gaffe di Capranica?
A metà sfilata, quando ormai lui e Icardi erano in affanno, arriva una massiccia porta-bandiera capoverdiana. E Capranica coommenta così: “Un’atleta ben nutrita, si vede che ormai anche a Capioverde…”.
“Ormai” cosa? Era forse una battuta sulla malnutrizione in Africa? Mah.
queed
uno dei miei twit di ieri sera:
medaglia di Platino a Severgnini per il -Morto di Figa 2012-
un bel tacer non fù mai scritto!!!!
David
Non sono sicuro, perché non l’ho vista in diretta, ma credo che ormai su Sky (non sono sicuro sulla Rai) c’era l’opzione doppio audio. Dove se mettevi originale semplicemente non sentivi commento ma solo l’audio originale dello stadio. Agli Oscar io ormai faccio sempre così
rod
il fatto è che in RAI ogni telecronaca è diventata un lusso da sbranare con le ossa. Parlare sulle canzoni è roba da maleducati, dopo mezz’ora delle loro stronzate ho girato sul sat e ZDF trasmetteva sapientemente lasciando ascoltare lo spettacolo. Non credo che in Germania siano dei genii ma tant’è…
pierbacco
Meglio i commenti della Gialappa’s Band!
Scherzi a parte, la telecronaca della RAI è stata un fiume di parole che ha travolto lo stesso Capranica, in genere profondo e ironico.
Giulia
Ho guardato per la prima volta la cerimonia su una tv straniera (BBC) e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla loro telecronaca.
Già prima non sopportavo quelle italiane, ora praticamente mi si è aperto un nuovo mondo.
E per fortuna vengo a sapere solo ora tramite questo post dei commenti sulle belle ragazze. Probabilmente in diretta non avrei retto.
Pierbacco
Caprarica…scusate il refuso.
nadia
Le osservazioni fatte non riguardano il gusto di ciascuno di noi, ma l’analisi oggettiva della mancanza di professionalità da parte dei commentatori RAI. Mi sono ritrovata a pensare le stesse cose ieri sera. Il fastidio è stato il primo impatto, poi è subentrata la tristezza: se ci sono restati solo gli umarell a commentare cerimonie di apertura delle olimpiadi come fossero la posa dei cavi del telefono siamo davvero alla frutta.
E se poi aveste un link per la cerimonia di apertura senza il commento di chicchessia ascolterei volentieri Kenneth Branagh.
Grazie.
gianfra
io nn la farei tanto lunga. guardatevi le manifestazioni ed eventi di MTV. ma fareste mai la telecronaca di opera teatrale o di concerto di musica classica/rock? e l’approccio che è sbagliato. nn si può chiedere a caprarica di parlare della storia del rock !!!! semmai ci parla del vestito della regina e della gnocca. largo ai giovani!! ps, cercatevi anche un fonico decente. audio pessimo. serve rispetto per il lavoro degli altri! e per chi lo guarda!
Aguy
Su un sito internazionale leggevo proprio oggi i commenti da praticamente tutto il mondo con le stesse lamentale per i propri telecronisti.
Direi che non è un problema di rai o sky.
Maikid
Ho fatto l’abbonamento al canale sport di sky 4 giorni fa, solamente per godermi le olimpiadi con audio originale senza commenti.
Nunzio
Non ho visto la cerimonia di apertura! Sapevo il giorno ma non l’ora: credevo nel pomeriggio intorno alle 18. Ho trascorso buona parte di esso a zombettare da un canale all’altro nella speranza di beccare o l’apertura delle olimpiadi o magari uno straccio di TG che mi desse qualche info in più. Qualche TG l’ho trovato, ma si limitava a dire solo data dell’apertura. Con me era presente un “calciomane” e anche lui era amareggiato e ha fatto questo commento: “se si fosse trattato di manifestazione calcistica, già dalle 15 ci avrebbero scassato le p..le con i commenti di ogni sorta!” Non mi sento di aggiungere altro. Saluti
Michele
Tutti avranno le loro lamentele, e ci sta:
però in una cerimonia diretta da Danny Boyle, non è che ci volesse la Sibilla cumana per predire che cinema e musica “leggera” l’avrebbero fatta da padroni. Era chieder troppo mettere lì qualcuno che avesse almeno una pallida idea di cosa è successo in questi mondi dopo il 65?
La montagna di rimandi, segnali, omaggi alla cultura (popolare) della musica preparata da Boyle è andata persa per il 90% degli italiani, e questo E’ un danno. Culturale, proprio. Continuiamo a raccontare che in discoteca ci sono le pastiglie e il rock è roba da drogati, così ci rassicuriamo, tutto va bene madama la marchesa, certo Tim Berner Lee “ha inventato internet”, Frankie (con la maglietta “Frankie says RELAX”) non c’entra di sicuro con nessun gruppo inglese degli anni 80 che parlava di sesso e preservativi, e via così.
Intanto il mondo gira però, eh.
akueo
Salve, qualcuno si ricorda il momento in cui entra la Siria? Mi sembra che gli speaker dello stadio NON annuncino la nazionale siriana. Né in francese né in Inglese. E che i commentatori della RAI restino un poco spiazzati.. Può l’autore verificare? Grazie
spank
ringrazio emanuele per la esaustiva descrizione del clima che accompagna i commentatori televisivi e della “bibbia”, non posso pero’ non pensare ai produttori di armi che dicono che una pistola di per se’ non e’ ne’ un bene, ne un male, e’ solo l’uso che se ne fa che lo determina…
e poi come avranno fatto a capirci qualcosa i “poveracci” che erano fisicamente nello stadio, senza quel fiume in piena di informazioni che invece hanno accompagnato i telespettatori?
semplice, si sono goduti lo spettacolo in prima classe come meritava, con le sorprese, le intuizioni, i canti, i fuochi e tutto il resto.
capisco che tre ore davanti ad un teleschermo senza alcun commento puo’ spiazzare ma rincoglionire la gente con tutte le kaxxatine didascaliche (come del resto fanno da 40 anni a questa parte)…
piu’ che le olimpiadi sembrava giochi senza frontiere…!
io a meta’ me ne sono andato a fare una passeggiata col bau ‘che tanto lo sapevo gia’ chi era tim berners lee.
Perché la telecronaca ITALIANA della Cerimonia di apertura non funziona | Il mondo di Paolettopn
[…] Perché la telecronaca della Cerimonia di apertura non funziona | CattivaMaestra | il Post. […]
fabio
Io lavoro da anni in radio e mi hanno insegnato che in primo piano c’è sempre l’evento. Il radio- telecronista deve solo riempire i vuoti in modo sommesso, dare quelle info che non sono evidenti. Ma discorsi e canzoni vanno fatte ascoltare. E’ questione di tecnica, non ci sono scuse. E poi è assurdo che nel 2012 non si possa ascoltare un evento in lingua inglese senza noiose sovrapposizioni, E’ una lingua che molti comprendono anche in Italia. Saluti.
miocuggino
Ho carpito dal tono di voce dei cronisti il loro imbarazzo, quello di dover descrivere qualcosa che non conoscevano e che non capivano.
Di conseguenza si sono aggrappati all’ovvio e scontato facendo una magra figura.
Ortelius
Il provincialismo, la pochezza, una cultura da liceale mediocre, nel migliore dei casi: i nostri giornalisti sono consoni all’italietta…
puzzailsignorvincenzo
L’unica cosa che non guardo nelle Olimpiadi è la noiosissima cerimonia di apertura. L’unico evento che per noia le si può avvicinare è il dressage.
Antonella Giuntoli
Concordo in pieno con puzzailsignorvincenzo, trovo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi noiosa avrei piacere piuttosto di vedre sfilare gli atleti ma quel che precede dura troppo a lungo.
I commentatori sono spesso disconnessi e succede anche durante le prove, errori, imprecisioni la professionalità è un miraggio ormai