Se la prese con il candidato alle primarie repubblicane Newt Gingrich (“è un idiota di gran fama”), diede a Colbert qualche consiglio su come diventare un autore di libri per ragazzi di successo (“hai già iniziato a esserlo facendo l’idiota, è la prima cosa da fare”), commentò uno dei disegni di Colbert (“lo lascerei così com’è perché ha qualcosa di delicato e di irrazionale, e ha anche un qualcosa di terribilmente ordinario”), ma soprattutto spiegò qualcosa sull’essere così famoso e apprezzato grazie ai suoi libri per ragazzi:
Non scrivo per i bambini. Scrivo e basta. Poi qualcuno dice “Questo è per i bambini”. […] Non mi sono dato da fare per rendere felici i bambini. O per rendergli la vita migliore. O ancora per rendergliela più facile… Mi piacciono tanto quanto gli adulti. Forse un pochino di più perché gli adulti non mi piacciono per niente.