Come quasi tutti i venerdì sera, ieri stavo aspettando il Frecciarossa sulla pensilina per tornarmene a Torino. Mentre la voce metallica della stazione invitava i viaggiatori a “disporsi lungo il marciapiede in base alla posizione della carrozza indicata dai monitor, consentendo prima di salire la discesa dei viaggiatori in arrivo”, mi guardavo intorno osservando le persone che di lì a poco sarebbero diventate mie compagne di viaggio. Un tizio stava armeggiando col cellulare, un altro si stava mangiando un trancio di pizza da un ettaro, un’anziana signora fumava in fretta l’ultima sigaretta e una ragazza se ne stava seduta sulla valigia a leggere.
Osservavo e, come mi capita spesso, ho iniziato a pensare a quale potesse essere il vicino di posto preferibile in quell’insieme di umanità così varia. E mi son detto: ma perché non si inventano un sistema più efficace per la prenotazione dei posti? Compri il posto online e, se ti va, lasci qualche informazione sui tuoi interessi e sulle tue preferenze, oppure un’anteprima dei contenuti pubblici del tuo profilo su Facebook o su un altro social network. (E tra gli interessi e le inclinazioni non escludo che si possa anche mettere “misantropo, lasciatemi in pace” per chi non vuole scocciatori o preferisce non socializzare.) Mentre acquisti il viaggio potresti così sceglierti anche le persone con cui condividerlo, evitando incontri poco piacevoli. Facciamo qualcosa di simile ogni giorno quando ci iscriviamo a un nuovo profilo su Twitter o su un altro social network, del resto.
Poi il treno è arrivato, ho raggiunto il mio posto attorniato dai soliti ignoti e mi son messo a leggere un libretto smilzo di Mark Twain. All’arrivo un’oretta dopo, ripensandoci, l’idea che mi era venuta sulla pensilina mi sembrava alquanto strampalata e poco praticabile.
Oggi, per pura e sorprendente coincidenza, mi sono imbattuto in un breve articolo di USA Today sulla compagnia aerea KLM, che vuole offrire ai propri passeggeri un servizio del tutto simile a quello che avevo immaginato ieri mentre aspettavo al freddo il treno. A partire dal prossimo anno i viaggiatori di KML potranno associare i loro posti ai loro profili Facebook e di altri social network. Il servizio sarà naturalmente su base volontaria e ogni viaggiatore potrà scegliere se rendere pubbliche o meno le proprie informazioni personali. L’articolo spiega anche che in passato qualcuno ci aveva già provato a mettere in piedi un simile sistema, ma non aveva avuto molta fortuna perché non si appoggiava sui social network già esistenti e con molti iscritti come Facebook o Twitter.
L’idea di associare posti e profili farà probabilmente storcere il naso a chi si batte per la tutela della privacy. Ma a ben pensarci le cose cambierebbero di poco rispetto a oggi: chi utilizza più assiduamente i social network sembra non possa far a meno di dire in continuazione a tutti in che punto del mondo si trova.
ps. A proposito di coincidenze nelle coincidenze. Nel libretto che raccoglie alcuni suoi testi e interventi meno noti, Mark Twain racconta quattro episodi curiosi di “telegrafia mentale” che lo riguardarono in prima persona: quei momenti in cui pensi una cosa che si avvera per pura combinazione poco tempo dopo. Li ho letti nel viaggio di ritorno.
Suzukimaruti
Quando prendi il Frecciarossa, ricorda che io pendolo quotidianamente tra Torino e Milano.
Di solito prendo l’8:47 da porta Susa e il 18:30 o 19:30 da Garibaldi.
Nel caso, se i nostri profili sono compatibili, sai come trovarmi.
Heiland Stark
L’idea per i treni esiste già da tempo ed è venduta in Francia da ID TGV società che ha preso in gestione alcune tratte (per lo più Parigi Marseille) puntando ad attirare un pubblico giovane. Tra i servizi proposti quello di poter profilare i propri compagni di viaggio durante la prenotazione e se non sbaglio anche durante il viaggio grazie al wifi (ma vado a memoria e le cose potrebbero essere cambiate). Altro servizio è la festa a bordo. Trattandosi spesso di trains de nuit, si poteva ballare e far la festa tutta la notte. Cose che da noi in Italia non le sogniamo nemmeno.
Altra considerazione: se mi posso permettere iniziare a scegliersi i vicini di viaggio utilizzando i social network va
Heiland Stark
scusate è partito il TAB.
dicevo che scegliersi i compagni di viaggio va nella cattiva direzione eliminando di fatto la potenzialità d’incontri puramente casuali.
E’ vero che molte volte i vicini di viaggio sono persone insopportabilmente normali, ma ogni tanto magari puo’ capitare d’incontrare qualcuno che non rientra in quelli che sono i poveri criteri di selezione di un social network.
Se poi 800M d’individui credono d’aver trovato la soluzione a tutti i loro problemi di coppia, ricerca di partner e soddisfazione delle proprie curiosità voyeuriste questa è un’altra triste discussione da riservare ad altre sedi.
HS
Domenico Calojero
KLM e AirFrance già sperimentano la gestione di una community di viaggiatori. Si chiama Bluenity http://bit.ly/scXBDT e permette di conoscere i profili delle persone che prendono lo stesso volo. Nessuna gestione dei posti ma può esser utile nella fase successiva al viaggio.
Anna
Per il momento, io mi accontenterei dell’introduzione di Quiet Coaches sul modello di quelle che si trovano in the UK.
Gra
@Heiland
Tu dici “E’ vero che molte volte i vicini di viaggio sono persone insopportabilmente normali” e io resto di sasso. Mi sfuggiva che adesso l’essere normali è insopportabile per chi ti sta intorno.
andreanot
E’ così bello incontrare sconosciuti senza interessi in comune.
Massimo Sorci
hai ripetuto troppo la parola “posto”. troppo reale.
ciccioformaggio
quoto andreanot, la vita ormai è troppo poco casuale per lasciarti sfuggire l’opportunità di incontrare gente “nuova” e “diversa” da te..
Il posto in aereo ai tempi dei social network
[…] circolate diverse voci sull’imminente arrivo del nuovo servizio. L’idea era stata raccontata lo scorso dicembre da Emanuele Menietti nel suo blog sul Post: rendere più piacevoli i viaggi in aereo permettendo a […]