Ieri sul Post mi sono occupato dell’ultima missione del programma Shuttle che, tempo atmosferico permettendo, inizierà venerdì con il lancio dell’Atlantis. Analisti, astrofisici, economisti, politici e semplici appassionati in questi mesi si sono chiesti quale futuro ci sarà per gli Stati Uniti nel campo delle esplorazioni spaziali con esseri umani.
L’idea, per ora poco chiara e molto confusa, è quella di delegare il trasporto degli astronauti e dei materiali in orbita a ditte private, consentendo alla NASA di concentrarsi su nuove ricerche e sperimentazioni. (Tranquilli, il pallino di andare un giorno su Marte ce l’hanno ancora, i soldi per ora proprio no.) In attesa di avere le idee più chiare, si fanno coraggio così.