Ieri scrivendo l’articolo sulle email rese pubbliche di Sarah Palin, ho provato a inserire nel motore di ricerca della corrispondenza dell’ex governatrice dell’Alaska messo online da MSNBC la parola chiave “Italy” per vedere l’effetto che faceva. Tra le, poche, email in cui compariva il termine c’era anche quella del giornalista del Foglio Daniele Raineri, che chiedeva a Sarah Palin alcune foto di quando era incinta per pubblicarle sul giornale e dimostrare l’impegno di una donna antiabortista in grado di coniugare lavoro e famiglia.
Sempre per provare l’effetto che fa, ho deciso di inserire qualche altra parola chiave, un po’ alla rinfusa.
Donuts, ovvero ciambelle. C’è una mail del 3 gennaio 2008 che ha questo termine come soggetto ed è indirizzato dalla governatrice ad alcuni membri del proprio staff, compreso Sean Parnell, all’epoca vicegovernatore dell’Alaska succeduto poi a Palin quando questa si dimise nel luglio del 2009.
Ciambelle domani mattina nella war room della AGIA (è la sigla della legge che mira a creare un nuovo gasdotto in Alaska). Siete invitati. Io porterò le ciambelle, ci incontriamo al nostro piano alle 9 del mattino, poi insieme portiamo il cibo al team per ringrazialo alle 9:15. Tara, possiamo anche avere un paio di caraffe di caffè? Grazie!
Parnell risponde così all’invito che manderebbe in solluchero Homer Simpson.
Ciambelle? Devo pensarci un po’ sopra… Ieri ero in ascensore e una signora si è avvicinata (insieme ad altre due persone). Mi ha guardato un paio di volte, ha esitato un po’, e poi mi ha detto: «Lei è il vicegovernatore, non è vero?» Le ho detto: «Si, sono Sean». Lei mi ha detto: «Lei è molto più carino di persona che in televisione». A quel punto penso di essere arrossito e le ho detto grazie. Poi mi ha detto: «Lei sembra più… (pausa molto lunga e poi un sospiro) grande in televisione.» Ha sorriso ed è uscita dall’ascensore. Quindi, ora guardo le ciambelle con occhi differenti.
In compenso “hamburger” non restituisce nessun risultato.
Cercando “Bristol”, il nome della figlia di Sarah Palin, arrivi a questa mail.
Ciao mamma, sono qui seduta in biblioteca e penso seriamente che tu debba regalare a Piper (sorella minore di Bristol) un telefono cellulare!!! Non sarebbe adorabile come cosa?! Potrebbe inviarmi dei messaggini mentre è a lezione! Affare fatto, vero?! Perfetto! Bene, ne parliamo meglio dopo e avrò bisogno anche di un po’ di soldi! Ti voglio bene!
Se invece cerchi la parola “whore” saltano fuori alcune email poco clementi inviate alle governatrice. Una in particolare, che evito di trascrivere e linkare, è ricolma di insulti suscitati dalla passione di Sarah Palin per la caccia. La stessa parola viene anche utilizzata nei confronti della figlia Bristol, che rimase incinta a diciassette anni proprio nel 2008, anno della campagna elettorale. Anche inserendo altre “bad words” saltano fuori mail piene di acrimonia verso la governatrice.
Dio nel budget. Se inserisci le parole “God” o “Jesus” trovi di tutto e c’era da immaginarselo viste le cose che Sarah Palin dice di solito ai giornalisti e in televisione. Questa email di risposta a un messaggio di incoraggiamento sul bilancio dello Stato ne è un buon esempio (è del 18 marzo 2008).
Ho pregato per ricevere un po’ di saggezza e sono felice che tu ti sia unito a me nel far questo. Dio dovrà mostrarmi che cosa fare sul bilancio perché non so ancora quale sia la strada giusta… Me la mostrerà Lui, comunque. Grazie e che Dio benedica la tua giornata.
Prima di annoiarmi, ho inserito molte altre chiavi di ricerca, Hitler e Disney compresi, ma non sono saltate fuori cose particolarmente curiose o che non facciano già parte dei principali filoni di ricerca che stanno seguendo giornalisti e appassionati, che collaborano alla lettura dell’enorme molte di email rese pubbliche. Va a finire che il peggio di sé Sarah Palin riesce a darlo al di qua dello schermo e basta.
vuesse gaudio
CARTIZZE E PAPERI
Ma allora finalmente sappiamo cosa abbia fatto Dio ultimamente!..Con Woody Allen eravamo disperati:”Mio Dio , mio Dio! Cosa hai fatto Tu ultimamente?” Dio era lì con Sarah a mostrarle cosa fare sul bilancio…e spero tanto che le abbia indicato la strada giusta, anche se questo, a voler essere sinceri, dovrebbe essere di pertinenza della Disney, che,però, come riferisce Menietti, stranamente, essa che è così tempestiva nel registrare ogni pensiero a budget, non fuoriesce nemmeno connessa alla saggezza o alla felicità…Dovremo,intanto, aggiornare il proverbio:”Chiunque ami la saggezza è virtuoso ma colei il quale corteggia un papero( o “pato” che sia) non sa ancora quale sia la strada che attraverserà”. D’altronde, anche hamburger non restituisce nessun risultato. Però per ciambelle c’è una storia che si connette ai paperi(lasciamo stare la passione di Paperino per le ciambelle): l’altro giorno, il mio amico poeta Luciano Troisio ha presentato il suo “Papera Omnia” in provincia di Treviso vicino a Pieve di Soligo, dove vive Andrea Zanzotto, e volete che al buffet non ci fossero ciambelle, ciambelle e Cartizze, che Sarah Palin,[ inseriamola come parola chiave, vediamo] se lo sogna!
maui
Sono le e-mail inviate utilzzando gli account pubblici assegnati alla Palin quando era governatore: sono state eliminate, ovviamente, le e-mail con contenuto strettamente privato e quelle che ricadevano nel divieto di pubblicare notizie riguardanti il “processo decisionale”; le e-mail pubblicate sono state “redacted”. Difficilmente si avranno delle sorprese, anche perché la Palin, paladina – a parole – della trasparenza , ha furbescamente utilizzato anche degli account privati per la sua attività governativa.
vuesse gaudio
DALL’ ANTOLOGIA DI SPOON RIVER ALL’ ANTOLOGIA DI SARAH PALIN?
La parola chiave “democrazia”, è strano che Menietti non ci abbia pensato, è quella che può addirittura connettere la posta della Palin all’ Antologia di Spoon River di E.L.Masters…Che so, prendiamo John Hancock Otis e facciamone una e-mail:”Quanto a democrazia, cari concittadini, non siete pronti ad ammettere che io, erede di un bel patrimonio e destinato per nascita ad amministrarlo, non sono stato secondo a nessuno a Spoon River come devoto alla causa della Libertà”, e poi, a seguire, ci sono “direzione”, “ferrovie”, “Chicago”, “negriero”, “schiena dei lavoratori”, “nemico”, “Repubblica”, “potere”, “pantaloni” e “spago”. Ora, perché non fare una cernita nelle e-mail della Palin e tirar giù una poesia-lapide, ovvero con dentro una situazione, un ricordo, un paesaggio, un’immagine, per vedere se è il caso di ripetere l’applicazione fino a tirar fuori l’ Antologia di Sarah Palin? Sarebbe una rappresentazione epica della vita politica postmoderna?