Non so se ve ne siete accorti, ma ieri il principe William e Kate si sono sposati nell’abbazia di Westminster a Londra con una sobria cerimonia, qualche migliaio di soldati e diverse centinaia di cavalli scalpitanti. C’era anche una tizia di giallo vestita con un adorabile cappellino in tinta, dice che è autorizzata da Dio a fare la regina e tutti sono abbastanza deferenti nei suoi riguardi.
Il matrimonio reale di ieri ha tirato nuovamente in ballo la questione dei costi della monarchia del Regno Unito per i sudditi. Si stima che per organizzare e per gestire la cerimonia siano stati spesi 20 milioni di sterline (22,5 milioni di euro) e che ogni anno la Corona costi ai cittadini britannici circa 40 milioni di sterline (45 milioni di euro). Una cifra non indifferente, che spalmata su tutti i contribuenti significa una spesa per suddito di 65 pence (100 pence fanno una sterlina).
Partendo da questi dati, C. G. P. Grey, il tizio che tempo fa aveva spiegato con efficacia che cos’è il Regno Unito, ha deciso di sfatare in un nuovo video alcuni miti sul costo della monarchia britannica, dimostrando come Elisabetta II e la sua corte siano una valida risorsa per l’economia del paese. I sudditi spenderanno anche 40 milioni di sterline all’anno per la famiglia reale, ma la stessa frutta annualmente circa 200 milioni di sterline grazie alle proprie attività. Insomma, per ogni sterlina investita nella monarchia ce ne sono quattro che tornano (i profitti sono 160 milioni di sterline all’anno).
La cifra, spiega Grey, non tiene in considerazione anche gli introiti che derivano dal turismo, circa 12 milioni di turisti ogni anno che vanno in Gran Bretagna anche per vedere le residenze reali, tuttora utilizzate dalla corte della regina, portando circa 7 miliardi di sterline ogni anno nelle casse del regno. Il matrimonio di ieri, dicono gli analisti, ha dato una spinta potenziale di due miliardi di sterline. Un buon affare, e ve lo dice uno come me, felice di non essere suddito di qualche cialtrone per diritto divino. Anche se ci siamo quasi.
barbamauro
Sarà un commento banale, ma qualcuno ha mai pensato ad un calcolo perdite / profitti della nostra “casta”?
Piergiuseppe
A ben vedere, non siamo governati da una tizia con adorabile cappellino giallo, ma da gente che non ci porta 160 milioni di sterline di profitto ogni anno. Anzi, anzi…vogliamo fare quattro conti italiani?
Italo
Se è vero che i regnanti inglesi generano profitto al loro paese e se è vero che quindi vengono tollerati per puro calcolo economico, allora diciamolo che la casa reale inglese è un po’ come Gardaland in Italia o i parchi di Walt Disney negli States. E questo non è gia molto dignitoso per chi si ritiene una regina. Ma comunque, se non fosse vero niente, pare altrettanto un po’ assurdo che un popolo, quello inglese, che fondò la democrazia nel 1215, si tenga e mantenga tutt’ora in casa propria un’intera famiglia reale, con relativa corte al seguito.
Sia ben chiaro che non critico solo gli inglesi perché non è che agli italiani manchino simili assurdità. Basti pensare alle varie mafie e alle varie caste, in prima fila quella dei politici, che ci costano tanti ma tanti denari e portano al paese meno benefici di quanti ne ottengano dal popolo.
Pierbacco
Vorrei solo ricordare che Il Regno Unito è una monarchia costituzionale, quindi la Regina esercita il suo potere in modo democratico.
akiro
democratico o meno, la monarchia nel 2011 non la comprendo.
linea gotica
ringrazio il 1946 che non abbiamo più re e regine..
Wilson
Ci deve essere dell’altro, comunque, se altri 17 paesi (vado a memoria) hanno lei come capo di stato, inclusi Canada e Australia e non vogliono cambiare (http://www.ilpost.it/2011/03/21/william-nel-suo-regno-in-australia/).
Comunque è errato dire che la famiglia reale governi, il ruolo costituzionale è molto diverso e assomiglia a quello del Presidente della Repubblica in Italia.
Con il vantaggio di imparzialità dato dalla carica a vita (nessun politico può influenzare la Regina o il Re) e minori poteri effettivi (non credo possa obiettare su alcun atto di governo e parlamento).
CultofLack
Ricordo che la gestione del Quirinale costa qualcosa come 200mln di euro all’anno, quindi piú di tre euro per ogni cittadino italiano, bambini compresi…