Quando lo misero su quello strano affare cilindrico alto alto, Albert non oppose molta resistenza. Si fidava di chi gli stava intorno e non immaginava che non sarebbe più tornato indietro.
Albert era un esemplare di Macaco Rhesus e nel giugno del 1948 divenne la prima scimmia astronauta nella storia dell’esplorazione spaziale. Il primate coprì una distanza pari a 63 km grazie a un lanciatore V2. Il viaggio consentì di comprendere gli effetti di una forte accelerazione e delle alte quote su un essere vivente, ma non lasciò scampo ad Albert: morì di soffocamento durante la sua parabola nei cieli d’America.
L’onore e l’onere di sperimentare un volo spaziale spettò ad alcuni altri primati negli anni seguenti. Così, per la propria campagna sulla protezione del nostro Pianeta, il WWF ha provato a immaginare il ritorno di un collega di Albert a tanti anni dal lancio nello spazio.
Pare che vista da lassù la Terra sia magnifica, meglio tenercela stretta.