Sul sito del New York Times ha raccolto diverse decine di commenti l’articolo, molto documentato, di Rachel Donadio sulla bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta. Alcuni sono stati inviati da italiani, altri dai lettori statunitensi e danno spunti di riflessione su come siano percepite queste vicende all’estero.
Riferendosi a Berlusconi, dalla Virginia tale NS, per esempio, si chiede:
Fino a quando gli italiani saranno disposti a sopportare il suo comportamento oltraggioso non ci sarà molto da fare. E ciò porta a una domanda: perché gli italiani continuano a permettere questo cattivo comportamento?
K.F. Tanabe da Bethesda (Maryland) non conosce probabilmente il film Il Caimano di Moretti e scrive:
Questa vicenda così drammatica legata a Silvio Berlusconi mi ricorda Citizen Kane (Quarto potere, ndb). Spero che un grande regista italiano realizzi un film sulla sua vita con celebrità a bizzeffe: feste scatenate in Sardegna, scandali sessuali, politica sporca, legami tra le élite e la malavita, un magnate dei media che si fa strada, la dolce vita.
Jr dall’Ohio appronta un ardito confronto tra la nostra politica e la loro:
Perché tutta questa rabbia nei confronti di Berlusconi? Lui non è peggio dei politici statunitensi. Loro mentono, prendono bustarelle, vendono i cittadini al migliore offerente. Assumono comportamenti illeciti e immorali, eppure mantengono il loro status, la salute, la “fama e la fortuna”. L’Italia non è peggio degli Stati Uniti in questo, anzi forse è meglio. Loro hanno un corrotto. Noi di corrotti abbiamo il Congresso, gli amministratori, i lobbisti eccetra.
Ivana è nata da famiglia italiana, vive a Dallas e scrive:
Credo che gli italiani non abbiano memoria storica, hanno perso il senso della memoria storica. Pasolini lo disse molti anni fa e credo che sia un pensiero ancora valido oggi. Se avessero mantenuto la memoria del passato, non avrebbero permesso a un uomo come Berlusconi di governare il paese per così tanto tempo. È davvero una vergogna. E credo che il peggio debba ancora venire. Una volta che Berlusconi avrà lasciato il potere (quando prima o poi accadrà), sono certa che l’Italia sarà vittima di una fase di disordine politico e sociale.
Infine, Eugene Gorrin di Union (New Jersey) è meno apocalittico e affida la sua opinione a poche semplici frasi:
Nessuno dovrebbe essere al di sopra della legge. Tutti uguali, si tratti di re, regina, principe, banchiere, operaio o contadino. È così che dovrebbe essere.