La domanda fatta oggi da un giornalista della testata spagnola el Pais si riallaccia a quanto scrivevo ieri e a quanto si chiedono ormai da settimane i giornali di mezzo mondo: «Presidente, considerato lo scandalo delle escort, non ha mai pensato di dimettersi?». Domanda secca e facile, facile. Berlusconi ci mette quasi dieci minuti per rispondere.
Tra le perle del Cavaliere:– (Al giornalista che chiede ragguagli sullo scandalo escort) Lei è invidioso eh?
– Abbiamo molte turiste straniere che hanno prenotato per le vacanze del prossimo anno.
– Tra i maschi qui presenti alzi la mano a dire che non è una cosa gradevole quella di sedersi a un tavolo e invece di trovarsi soltanto persone lontane dall’estetica se invece gli occhi si possono posare su delle presenze femminili gradevoli e simpatiche. (Per farla semplice: fa il guardone)
– In un caso, una di queste persone ha attenato a me e risponderà davanti ai giudici italiani. (Chiamerà a testimoniare anche il letto di Putin)
– Ho deciso di dare il via a delle cause per la libertà di stampa contro la calunnia e la mistificazione e la diffamazione. (E chiedere due milioni di Euro di danni aiuta tantissimo la libertà dei giornali…)
– Sono il recordmend come presidente del consiglio. (una D in omaggio)
E infine:
– Credo di essere stato e di essere di gran lunga il miglior presidente del consiglio che l’Italia abbia potuto avere nei 150 anni della sua storia. (Anche il miglior faraone)
Molto eloquente l’espressione del premier Zapatero, durante la non-risposta fiume di Berlusconi, traducibile in un: “Ma dove caspita sono finito?”. Eh.