Sembra proprio che il Comitato Olimpico Internazionale abbia deciso di consentire alla Cina di censurare anche durante i Giochi alcuni siti, tipo quelli di Amnesty International, i siti di informazione sugli eventi del 1989 in Piazza Tiananmen, sul Tibet e sulla difesa dei diritti umani. Viene da chiedersi: ma se anche la massima istituzione per le Olimpiadi rinuncia ai valori dello Spirito Olimpico, che senso ha continuare a celebrare i Giochi?
Le ultime notizie provenienti dalla Cina sembrano proprio incentivare un boicottaggio nei confronti della Cina, ma con non poche contraddizioni, come dimostra Stuart Carlson con questa vignetta.