Le strutture in mattoni rossi del carcere sembrano scrutare severamente l’affaccendarsi di persone e automobili lungo corso Vittorio. La doppia recinzione, il filo spinato, i vetri antiproiettile montati intorno alle torrette di guardia e le vecchie fotoelettriche trasmettono quella sensazione di rigidità tipica delle carceri. Rigidità nel muoversi, negli orari, nelle attività da svolgere all’interno e fuori delle celle, nei tempi per fare una doccia o per salutare i propri cari. Le carceri di una volta erano tutto, meno che flessibili.
Flexibility è una delle migliori dimostrazioni di come un edificio possa essere completamente ripensato e stravolto nelle sue strutture intime latrici di senso. Le installazioni artistiche contemporanee e gli oggetti del design flessibile disegnano un percorso denso di inventiva e carico di energia e di colore che “rimappa” l’ambiente del carcere in un continuo cortocircuito tra ciò che è flessibile e ciò che è rigidamente normato e deciso dall’autorità.
In alcune occasioni, la fantasia dei designer sembra rompere le sbarre e liberare una nuova forza creatrice, mentre in altri casi le sbarre delle celle sembrano fermare l’ardimento creativo e riportare i voli intellettuali dall’anomia alla realtà inquadrata e strutturata della nostra esistenza.
Uscendo dalla mostra affiorano molti dubbi e poche certezze. Quante e quali sbarre/strutture rendono la nostra vita quotidiana poco flessibile? Ma soprattutto: se la vera libertà fosse là dentro?
Flexibility
Ex Carceri, Le Nuove – TORINO
Da domenica 29 giugno 2008 a domenica 12 ottobre 2008
Orario: 11.00 – 20.00 martedì – domenica, giovedì 11.00-23.00
Apertura straordinaria dal 29 giugno al 3 luglio e dal 10 al 12 luglio 11.00 – 23.00
Chiuso lunedì