Ha vissuto per 13 anni sotto le mentite spoglie del Dottor Dragan "David" Dabic, con 8.000 morti trucidati dall’odio razziale sulla coscienza, ammesso che un essere umano di siffatta specie possa averne una di coscienza. Radovan Karadzic, il mostro del massacro di Srebrenica, è stato da poco tratto in arresto dopo aver goduto di chissà quante e quali coperture da parte di alcuni ambienti politici, e militari, della Serbia.
Rintanato in via Yuri Gagarin a Belgrado, il finto dott. Dabic dispensava le sue massime di vita, un misto di dottrine orientali e bubbole inventate sul momento, cercando di cancellare dalla sua memoria i volti delle donne, degli anziani, dei bambini trucidati senza alcun motivo in quel lontano luglio di tredici anni fa. Era convinto che l’unica ora del giudizio che avrebbe dovuto affrontare sarebbe stata quella di Dio, ma si sbagliava.
Già, perché spesso la giustizia divina è preceduta qui in terra da quella degli uomini. A volte possono essere necessari pochi giorni, in altri casi decenni, ma quando il destino mette in campo carte favorevoli il gioco è fatto e i colpevoli sono chiamati a rispondere. E Karadzic dovrà rispondere a molte domande, anche se il timore è che su alcuni aspetti il tribunale dell’Aja cercherà di soprassedere evitando le verità scomode per chi all’epoca stette troppo a lungo a guardare.
Sul suo sito web, il dott. Dabic / Karadzic non solo raccontava la sua storia fasulla e completamente inventata, ma dispensava anche massime filosofiche per vivere meglio. Proprio così, il primo sospettato per il genocidio di Srebrenica sciorinava consigli per condurre meglio la propria vita, quella che le ottomila vittime innocenti del 1995 videro terminare bruscamente.
"Se fai progetti per un anno, pianta del riso; se fai progetti per dieci anni, pianta degli alberi; se fai progetti per la tua vita, insegna alle persone" si legge nella scarna paginetta del dott. Dabic. Un schiaffo alla decenza se si pensa di che cosa fu capace Karadzic in quell’ormai lontano luglio troppo spesso dimenticato. Un pugno nello stomaco.
gobettiano
Scusa anecoico, dici che pensava di aspettare il giudizio di Dio. Ma berlusconi che c’entra?
luigi
gobettiano
E’ scappato il post.
Rimane ancora fuori l’altro compare, Mlasic, qualla faccia da SS che comandava gli assassini esecutori materiali dell’eccidio di Srebrenica.
E chissà, magari viene condannato e fa la fine dell’ex presidente della jugoslavia crepato per malattia,
luigi