«Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels» (25 gennaio 1995)
«Berlusconi, dovrai scappare dal Nord di notte con tua moglie e i tuoi figli e le valigie. Hanno capito che tu sei mafioso!» (15 settembre 1995)
«Berlusconi deve sapere che c’è gente che ne ha piene le tasche e che è pronta a far il culo anche a lui» (21 settembre 2007)
«Berlusconi e’ un povero pirla. Non ha mai capito niente di politica. Si muove unicamente in base ai suoi interessi personali. Crede di dividere il sottoscritto dall’elettorato leghista. Chi si crede? E’ un marmaglione» (15 agosto 1997)
«Beh, ma Berlusconi è molto peggio di Pinochet, eh?» (28 marzo 2000)
Con una bella cravatta verde, il capo del Carroccio prenderà un impegno solenne davanti alla legge e a tutti i cittadini, che sicuramente ricordando ancora frasi significative:
«Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo» (26 luglio 1997)
«Il nostro popolo è pronto ad attaccare. Si dice che il Paese stia andando a fondo, ma io conosco un solo Paese, che è la Padania. Dell’Italia non me ne frega niente» (8 dicembre 2007)
«Il tricolore lo metta nel cesso, signora. Ho ordinato un camion a rimorchio di carta igienica tricolore, personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore» (14 settembre 1997)