Percepire e muoversi nella complessità del mondo non è certo semplice.
I nostri cinque sensi lavorano principalmente attraverso categorie oppositive (caldo/freddo, buio/luce, silenzio/rumore) interpretando i segnali che provengono dall’esterno. In questo senso davvero l’uomo è “misura di tutte le cose”: un oggetto che supera i 37° C lo iniziamo a percepire come caldo, siamo in grado di vedere solo una ristretta porzione dello spettro emesso dalla luce solare e via discorrendo.
Il nostro sguardo percepisce la misura di ciò che ci circonda confrontando tra loro le dimensioni degli oggetti e la loro distanza da noi. Basato su una dimensione prettamente comparativa, talvolta questo meccanismo può essere ingannato.
Lo scimmione sullo sfondo appare molto più grande rispetto a quello in primo piano, eppure i due hanno dimensioni identiche.