Un profumo, o un odore, è qualcosa di fortemente evocativo per i nostri ricordi. La nostra mente può ricostruire una musica, l’immagine di una persona, ma non un profumo. Provateci. Chiudete gli occhi e immaginate il profumo della cioccolata calda appena versata in una tazza. Potrete immaginarne la consistenza, il colore, ma non il profumo. Anche se vi sforzerete, il vostro cervello non vi restituirà la sensazione che provate quando aspirate a pieni polmoni l’aroma inconfondibile della cioccolata.
Con la musica è diverso, basta un po’ di concentrazione per sentirvi suonare in testa il ritmo di “Giro giro tondo”. Non c’è nemmeno il bisogno di chiudere gli occhi, mentre leggete queste righe state già ascoltando la canzone nella vostra mente… “casca la Terra, tutto giù per terra”.
Ma torniamo ai profumi e agli odori. Le sostanze che li compongono sono talmente tante e complesse che sarebbe praticamente impossibile, per la nostra mentre e le nostre cellule olfattive, ricordarle tutte. Eppure, quando percepiamo un profumo, o un odore, già conosciuto viviamo un istante di serendipità che ci riporta a quando eravamo bambini, o emozionati al fianco della ragazzina che ci piaceva, o ancora terrorizzati sul lettino del dentista.
I cinque profumi/odori più evocativi del mio passato:
- L’odore inconfondibile della scuola elementare in cui ho studiato: un misto di gesso, sudore, profumo di minestrone e di infanzia. Unico e irripetibile.
- Il profumo del golfino giallo a righe che utilizzava mia madre nella casupola di montagna in cui passavo parte dell’estate. Il luogo più umido della Terra, credo.
- Il profumo dei capelli scaldati dal sole della ragazzina cui diedi il mio primo bacio.
- L’odore della terra bagnata dalla prima pioggia. Credo sia un ricordo universale.
- Il profumo forte e penetrante dell’inimitabile grappa che faceva mio nonno. Ora non c’è più, ma quel profumo è un ottimo modo per ricordarlo così com’era: generoso, onesto e genuino.
MT
1 l’odore delle lenzuola fragranti di bucato quando la mia mamma mi metteva a letto da piccola
2 l’odore del mare misto a limone e mirto nelle mie vacanze dai nonni in sardegna
3 l’odore forte ed acre della benzina quando ho avuto un incidente
4 il profumo delle mie bambine neonate
5 anche per me il profumo della terra bagnata di pioggia
ciao
ciccio
1. l’odore della casa dove stavo da piccolo
2. l’odore della pioggia
3. il profumo dei pizzoccheri che faceva mia nonna
4. l’odore del mare a manarola
5. il profumo della plastica che rivestiva il mio quaderno alle elementari
ciccio888
ma.ni
1-Il profumo della pelle di mia mamma quando le salivo in braccio
2-L’odore del treno che mi portava in vacanza ogni estate
3-L’odore di salsedine che accompagna ancora le mie giornate.
4-Il profumo da “donna” che portava la prima ragazzina che ho baciato (ricordo ancora anche nome e marca, ma eviteró di fare pubblicitá)
5-L’odore degli spogliatoi dopo una partita vinta, cosí diverso da quello dopo una persa.
Uyulala
1. l’odore dell’aria dopo una nevicata (da bambina abitavo in Piemonte)
2. l’odore dei fiori di camomilla messi al sole ad essiccare
3. l’odore di salsedine delle navi in viaggio
4. l’odore della pizza fatta in casa dalla padrona di casa in Piemonte (mai più sentito quel profumo, ma neanche quel sapore…)
5. l’odore della menta nelle rive dei ruscelli
Comicomix
1. Il profumo di Alessandro
2.L’odore del cacao della Perugina quando da piccolo entravo nell’atrio dello stabilimento, all’uscita delle operaie, aspettando la mia mamma
3. Il profumo dei capelli di una ragazza che non c’è più e che avrei voluto veder sorridere ancora
4. L’odore dei carrugi di Genova
5. L’odore del vento sperduto nei boschi di quercia attorno casa
Un sorriso strepitoso (il tuo post, coem sempre…)
Mister X di COmicomix
primlug
1. il profumo delle domeniche
2. dei quaderni e le matite il primo giorno di scuola
3. il borotalco del bagnetto dei miei figli
4. della carne alla pizzaiola
5. dell’erba appena tagliata
primlug
Pierbacco
1) Profumo dell’epidermide di mia moglie.
2) Profumo dei vecchi documenti d’archivio.
3) Profumo del nebbiolo (…di quel nebbiolo).
4) Profumo di tamerici intorno un’officina sperduta nella Costa Azzurra (per me: odore di auto rotta).
5) Profumo di fieno nei prati di Cogne.
Pierbacco
duccio
Anec, il più bell’argomento della bloggosfera prenatalizia!!! Io la chiamo memoria olfattiva e molto spesso mi viene in mente un ricordo per un odore che sento per strada. L’odore di una città, soprattutto, ma anche di case, boschi, persone, vestiti… Ma io ho ricordi precisi, da segugio, ed anche se non si può materializzare un un odore ricordato, proprio come una fotografia si può ricomporre nelle nostre menti, come un pizzle, un mosaico di che teniamo vivo con gli stimoli continui, come i volti dei nostri cari che vivono nei ricordi e nelle foto che teniamo in casa. Se non esistesse la fotografia quei volti svanirebbero. Cos’ gli odori.
– L’odore della tata (anche quello di mia madre, ma la memoria olfattiva me lo da più recente).
– L’odore del ruscello di montagna, con le conifere marcescenti, il muschio e le felci.
– L’odore di mio nonno che torna a casa, un misto di: ciriola (pane romano di cui oggi esiste solo la forma ma non la sostanza e l’aroma), quotidiano (un tempo erano pregni del piombo delle rotative) e toscanello.
– L’odore del mio primo cane.
– L’odore della prima volta.
Cristina
l’odore del borotalco
l’odore del bosco nelle stagione dei funghi
il profumo del bucato appena asciugato
il porofumo forte di salsedine durante una libecciata
l’odore delle persone che amo (e che annuso)
rickgav
– il profumo di cacao del “Nesquick” e del “Toblerone”
– il profumo delle sigarette che mia madre mi teneva di riserva nel suo casseto per quando rimanevo senza: sono l’unico uomo al mondo ad aver fumato Mitsuko di Guerlain ( e che nessuno dica che si vedono ancora i risultati)
– odore della benzina avio quando correvo in macchina
– l’odore della neve nell’aria prima che cominci a nevicare
– il profumo di un Brunello di Montalcino, bevuto a Montalcino
valentina
l’odore dell’erba appena tagliata
della torta nel forno
di mio marito
del mare
sono 4, va bene lo stesso?
oloap
1°) L’odore delle figurine che attaccavo sull’album da bambino.
2°) L’odore dell’incenso quando facevo il chierichetto da ragazzino.
3°) L’odore della sambuca quando prendevo delle sbornie da paura con gli amici da adolescente.
4°) L’odore e l’esplosione della polvere da sparo dei colpi sparati al poligono militare da ragazzo.
5°) L’odore di cacca ( davvero) che lasciava l’eroina che mi iniettavo da mezzo-uomo, con un piede nella fossa.
6°) Anche se non l’hai chiesto, un’odore nuovo che sto imparando a riscoprire da uomo disintossicato, finalmente.
Ciao OloapaolO1964J
Lameduck
L’odore della farina lattea
del mare in burrasca
del Patchouli
del borotalco
della pizzetta scaldata nel tostapane ai Bagni Doria di Quarto
bourbaki
Esistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l’espansione propria alle infinite
cose, come l’incenso, l’ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano dei sensi
e dell’anima i lunghi rapimenti.
Baudelaire
un post decisamente aromatico:)
capitotutto
– l’odore dei glicini in fiore a primavera
– la pizza col forno a legna
– l’aria prima di nevicare
– l’odore del sesso
– il profumo della mia ex
StummeWorte
1 l’odore della carta patinata delle riviste (che sniffavo per ore…)
2 l’odore della benzina quanto mio padre faceva il pieno alla vecchia 126 dal vecchio benzinaio (anche lì sarei stato ore a sniffare… che sia potenzialmente un drogato?)
3 l’odore di umido della casa di campagna di una vecchia zia materna
4 l’aroma di cioccolato che aveva mia mamma quando tornava a casa dopo il lavoro in Ferrero
5 il profumo delle lenzuola fresche di bucato
Frida
Beh..Mi sa che due li abbiamo in comune: l’odore dell’erba bagnata e quello delle elementari..Anch’io lo ricordo in modo forte e molto simile al tuo..(forse però..togliendo quello di minestra..)
Poi, gli altri tre sono:
– l’odore di zagare del giardino di limoni sotto casa del nonno materno (che poi era quella dove ho abitato fino a 10 anni)
– l’odore di umido e di terra della casa di campagna quando ci andvamo in estate
– l’odore di stufa a legna/terra..e un pò di sudore che aveva una persona che mi è molto cara..Un odore che ho ricordato, intatto, negli anni, e che per me era bello anche dopo aver perso di vista questa persona per tanto tempo..ed anche ora, che persa di vista non è, che questo odore non ce lo ha più…
dicolamia
Ecco la mia teca olfattiva:
L’odore che facevano i camion
che passavano sotto casa mia:rallentavano in curva e,un paio di volte il mio primo cane passò fra il camion e il rimorchio (1)
Quello un po’ pungente (c’è anche un sentore di cacca)di un roveto vicino al mare.(2)
Profumo di caldarroste (3)
Il profumo al cocco di certe creme solari(4)
Il profumo della mia bimba,quando me la portai a casa dalla clinica.(5)
Julo d.
Scoperto questo blog in una sera di “vagare senza meta”. Bello. Ci tornerò.
I miei odori:
1 – l’odore del pane che esce dal forno del panettiere dietro la casa di quando ero piccolo
2 – l’odore di legno lavorato della falegnameria di mio nonno. Un misto di segatura, colla e acqua (tutti i macchinari andavano a forza acquatica, era un continuo spostare cinghie e pulegge per fermare una macchina e farne partire un’altra)
3 – l’odore dell’erba appena tagliata
4 – l’odore di un formaggio di capra comprato in Borgogna (mai mangiato una prelibatezza simile)
5 – l’odore di un fuoco di bivacco a 3000 metri con gli amici
Come dici tu non si ricordano gli odori, ma basta sentire qualcosa di simile e subito, come in un teletrasporto, si torna indietro nel tempo e nello spazio. Non c’è niente di più evocativo di un odore.
Pace e benedizione
Julo d.
teddybennie
L’odore dell’erba bagnata dopo la pioggia, soprattutto in estate. E’ come se tutto intorno a me sfumasse e la natura mi parlasse, facendomi sentire subito in pace con me stessa … di sicuro, una sensazione davvero bella!
Andrea
Sono abbastanza convinto che in alcuni casi ed in alcuni momenti della nostra esistenza, possa capitare che il cervello “ricostruisca” in qualche maniera i profumi che hanno accompagnato situazioni particolarmente importanti . Il profumo della maestra delle scuole elementari conto i di gelsomino e di cipria. Il profumo di una ragazzina. Il profumo della tua ragazza. Il profumo del sesso, magari fatto i. Una piccola utilitaria o in casa quando i genitori erano fuori. Non credo che sia soltanto un profumo “captato ” per caso . Credo fermamente che , quando la nostra mente lo richiede ,il cervello ricostruisca un attimo , una essenza , un odore che noi consciamente ricollochiamo nelle inostra scatola dei ricordi. Non è un tradimento mi confronti di chi adesso ci vive vicino , e’ una necessità , e’ una valvola che ci preserva dalla pazzia e dalla depressione. —–ac—–