
Ladroni dichiarati, ecco dell’oro.
Andate avanti per la vostra strada,
dal grappolo succhiate tutto il sangue
così che quello vostro, mescolato,
fermenti e schiumi per ardente febbre
e possiate sfuggir così la forca.
Non date retta al medico:
gli antidoti ch’egli v’indicherà
sono tutti veleni e danno morte
più di quanto possiate voi rubare.
Con la borsa prendete anche la vita:
seguitate a commetter ladrocinii
da esperti praticanti del mestiere
come vantate d’essere.
Posso citare esempi a non finire
di furti in seno alla stessa natura:
è ladro il sole, e spoglia il vasto mare
con la sua grande forza di attrazione;
la luna è anch’essa un ladro vagabondo,
che ruba al sole il pallido suo fuoco;
è ladro il mare, il cui liquido flusso
scioglie la luna in lacrime salate;
ladra è la terra, che si nutre e ingrassa
degli escrementi rubati a noi tutti.
Ladra è ogni terrena creatura:
le stesse leggi che frenano e sferzano
hanno anch’esse, nella lor cruda forza,
un potere ladresco incontrollato.
Odiatevi, odiatevi l’un l’altro;
andate, e derubatevi a vicenda.
Ecco ancora dell’oro.
Scannate tutti quelli che incontrate,
son tutti ladri. Tornate ad Atene,
scassinatevi quante più botteghe:
non potrete rubare che a dei ladri.
Non dovete rubare
meno di tutto l’oro che v’ho dato.
Possa comunque l’oro
dannarvi. Tutti quanti. Amen.
Ma con chi ce l’hai, aho?
non saprei con chi ce l’ha.. però sicuramente si adatta moltissimo ai nostri governanti.. ;-))
molto attuali i versi di William
🙂
Ma non era vissuto in Inghilterra nel XVII secolo?
dragor (journal intime)