Viaggiare per i sette mari non è un mestiere semplice, se la nave porta poi migliaia di container da un continente all’altro la faccenda diventa ancora più complicata.
A giudicare dalla tempesta che ha sconvolto le acque al largo dell’Olanda mercoledì scorso, in navigazione non c’era da star tranquilli. Le onde hanno impattato con violenza contro una nave container, e sei di questi sono caduti in mare, liberando nelle agitate acque decine di migliaia di banane. Trasportate dalle onde, hanno causato un B-Day sulle coste di una piccola isola del Mare del Nord.
Gossen Buren, l’isolano guardiano del faro, non ci voleva credere: una flotta di banane aveva appena iniziato lo sbarco sulle coste dell’isola, nascondendo progressivamente la stessa sabbia delle sue spiagge.
Gli abitanti dell’isola di Terschelling, a circa 100km di distanza da Amsterdam, hanno fatto incetta delle migliaia di caschi di banane approdati durante la tempesta.
I terschellingiani (o come caspita si dice) non sono nuovi a questo genere di sbarchi. Qualche anno fa, un’analoga tempesta fece perdere il carico a un’altra nave container che però non portava banane, ma scarpe da tennis, valigette e giocattoli di plastica. Venti anni fa, fu invece il turno di un intero carico di maglioni.