Manca ormai un anno all’inizio dei giochi olimpici di Pechino 2008 e in Cina proseguono i preparativi per quello che gli stessi cinesi definiscono il più grande evento sportivo di tutti i tempi. Mentre si susseguono quotidianamente le polemiche sull’atteggiamento autoritario e dirigista del governo cinese, ben lontano dagli ideali di fratellanza e libertà delle Olimpiadi, le attività commerciali legate all’evento olimpico prosperano e si moltiplicano. Il mercato dei souvenir è uno dei settori a beneficiare maggiormente dell’effetto Olimpiadi sfruttando iniziative di marketing sempre più aggressive e particolari.
I dirigenti dell’allevamento di panda giganti di Chengdu, la capitale del Sichuan, hanno pensato di sfruttare tutte le risorse offerte dai loro plantigradi in via di estinzione per farsi pubblicità. Escrementi compresi.
La struttura ospita una quarantina di panda, accuditi e nutrititi con il miglior bambù della regione, dicono. I pranzi ricche di fibre di questi simpatici orsi-gatto (così vengono chiamati in Cina) comportano la produzione giornaliera di circa una tonnellata di escrementi.
“Generalmente spendevamo almeno 6.000 yuan (circa 700 euro) al mese per gestire i rifiuti prodotti dai nostri panda, ma ora sappiamo che possono rendere molti soldi” ha spiegato Jing Shimin, assistente del direttore dell’allevamento, alla Xinhua News Agency.
I souvenir, creati con ciò che i panda hanno fatto fuori, subiranno un particolare processo per diventare “inerti” e – si spera – inodori. Addetti specializzati, che francamente non invidio, selezioneranno gli escrementi più promettenti che saranno poi triturati, essiccati e sterilizzati in un apposito forno alla temperatura di 300°C.
Il materiale ottenuto da questo particolare procedimento verrà poi utilizzato per creare cartoline, statuette e miniature raffiguranti i panda alle prese con gli sport olimpici. I prezzi di questi particolari souvenir non sono ancora stati comunicati, ma pare che i più costosi conterranno anche alcuni ciuffi di pelo dei panda dell’allevamento.
Anonimo
Mi raccomando, se vai in Cina non portarmi souvenir.
Grazie.
;-D
Antonio
Pim
La mia gatta produce un sacco di souvenir così.
E io li butto via.
Che scemo…
Sonia
carta ecologica made in China… prodotti sempre più pregiati, a quanto pare…
anecòico
@ Antonio
Ok ok, niente souvenir. Solo qualche raviolo al vapore… 😀
@ Pim
Eh, non hai sufficiente spirito imprenditoriale… eheh
@ Sonia
Sarà anche ecologica, ma preferisco la cara vecchia cellulosa!
anecòico