Gli abitanti dei piccoli villaggi della Cina centrale hanno compiuto per anni numerosi scavi per riportare alla luce enormi frammenti ossei, ritenuti appartenenti ai dragoni volanti. Fedeli alle antiche ricette, tramandate di generazione in generazione, i medici provvedevano a polverizzare e bollire queste ossa per preparare i tradizionali rimedi medicinali.
Un recente studio di un team di paleontologi ha rivelato che quelle enormi ossa ritrovate in Cina centrale non appartenevano a fantomatici dragoni volanti, ma a una colonia di dinosauri stabilitasi in quell’area almeno 90 milioni di anni fa.
Prima della scoperta, queste ossa fossili venivano regolarmente vendute nella provincia di Henan come “ossa di dragone” al prezzo di 4 yuan (40 Euro cents) al chilo. I rimedi medicinali ottenuti dalla bollitura delle ossa di dinosauro erano utilizzati per curare capogiri, crampi muscolari e fratture.
Dong Zhiming, uno degli artefici dell’importante scoperta, si è dichiarato sorpreso dalla disponibilità della popolazione locale che, una volta scoperta la reale provenienza delle fantomatiche ossa di dragone, ha donato quasi 200kg di ossa fossili al suo team di ricerca.
Nonostante ciò, buona parte dei resti ossei è stata letteralmente ingurgitata con i rimedi medicinali preparati dai locali. Si stima che negli ultimi decenni sia stata estratta almeno una tonnellata di materiale fossile dal terreno.