Lo studio è stato svolto da Amanda Rose, docente di psicologia, su un campione di oltre 800 ragazzi e ragazze, il cui comportamento è stato analizzato per circa sei mesi con test e osservazioni sul campo. Dai dati raccolti è emerso che, specialmente in fase adolescenziale, le ragazze tendono a parlare con più facilità e frequenza di ciò che le preoccupa e che questo crea loro incertezza.
Per Amanda Rose “quando le ragazze hanno pensieri negativi impiegano un’altissima percentuale del loro tempo soffermandosi sui loro problemi e su ciò che le rende tristi e inquiete.” Molte ragazze formano dei “gruppi di pensiero negativo”, dinamiche sociali che facilitano la depressione in alcuni soggetti.
La cura consigliata dai ricercatori? Niente psicofarmaci. Secondo Amanda Rose e il suo team di psicologi è sufficiente rompere il circolo vizioso del pensiero negativo offrendo alle ragazze, specialmente in fase adolescenziale, l’opportunità di parlare in gruppo delle proprie preoccupazioni in presenza di un moderatore. Anche lo sport potrebbe costituire un’ottima soluzione per allontanare il pessimismo e i problemi che assillano molte adolescenti.