La colonna sonora di Tetris, il videogioco “a incastro” ideato nel 1985 dal programmatore russo Aleksej Pažitnov, parliamone.
Quanti di voi si sono fatti venire l’acido lattico ai pollici smanettando su tasti e manopole per battere la macchina che, inesorabilmente, dopo lunghe ore di incastri vinceva regolarmente? Quando lo schermo si riempiva di mattoncini e compariva l’impietosa scritta “Game Over” si provava una certa frustrazione. Eppure, la spiegazione delle nostre sconfitte al Tetris, secondo Wikipedia, risiede in una semplice legge matematica.
“È dimostrato che una partita di tetris si conclude quasi certamente con una sconfitta del giocatore. Si nota infatti che esiste un intero N tale che una sequenza consecutiva di N pezzi S forza la sconfitta del giocatore. Ma quasi ogni successione di pezzi contiene tale sequenza, da cui la tesi.”
Chiaro, no? Comunque, più in là del 13° livello non sono mai andato.
Se la legge della sconfitta matematica è nebulosa, lo sono ancor di più le informazioni sulla colonna sonora del videogioco. Il Theme A, che vi propongo oggi, è l’adattamento in forma elettronica di una tradizionale musica folkloristica russa, Korobeiniki, probabilmente in omaggio alle origini di Pažitnov, il papà del Tetris.
Buon ascolto.
Tetris and Tetris Theme A are © Nintendo – All rights reserved
All music and images are presented
for illustrative purposes only.
Fabio
Io, che sono negato per i videogiogiochi, non disdegno mai una buona partita a flipper o a biliardino. Buon fine settimana, Fabio
sandro
lo avevo detto che re ala migliore musica.
pero ora come ora mi piacerebbe giocare a calcio balilla. senza luci o suoni
Duccio
Grande il Tetris, è stata la mia passione dopo i marzianetti. Te li ricordi? Si giocava nei bar, come i flipper e il calciobalilla. Mi hanno sempre attratto i giochi dove è richiesta una certa abilità nel prevedere la configurazione spazio temporale. Oggi i nipoti di questi giochini si trovano nei cellulari ed hanno perso molto del loro fasciono originale. Non ricordo il livello da me raggiunto nel tetris, ma 13° mi sembra davvero lontano dalle mie possibilità neuroniche. A presto, grazie per le tue visite. Bye bye, by duccio
Antonio Cracas
Mi annoiavano quei giochi.
Ciao, buona domenica.
Antonio
bourbaki
In pratica una sequenza di N oggetti S è piuttosto improbabile – dipende dal tipo di generatore di numeri casuali che determina la forma dei pezzi- ed in teoria è possibile giocare all’infinito. Alcuni matematici del MIT però avevano dimostrato che tetris è un gioco a complessità NP-arduo che vuol dire che anche per un computer è un problema intrattabile in maniera efficiente. In soldoni, ti puoi sempre consolare sapendo che giocare a tetris causa un incremento dell’attività cerebrale.
anecòico
@ Bour
Grazie per la tua spiegazione e per il contentino neuronale! 🙂
Credo comunque che una delle difficoltà insormontabili del gioco fosse il costante aumento della velocità di caduta dei blocchi. Passato il 12° livello era praticamente impossibile girare e posizionare correttamente i pezzi.
donnanonmoderna
Vuoi dire che giocavo con i miei figli( facevamo le sfide) ed io già ero persa in partenza?…Dopotutto questo mi consola delle brutte che figure che facevo!…Ti ringrazio della notizia e anche perchè seguendo le tue istruzioni su come si inserisce un banner, ci sono riuscita e mi sono sentita meno scema….naturalmente ho messo anche quello per il DARFUR….smaaaaaaaack!!!!
Carmela
gcanc
Quando ho cominciato ad usare il computer una quindicina d’anni fa mi fossilizzavo davanti a quei giochini: iniziavo dopocena e alle due ero ancora a sparare ae aeroplanini e marziani. Chiudevo gli occhi e li rivedevo al buio finché non mi addormentavo. Ho smesso da tempo di andare a caccia e dormo meglio.
caramella-fondente
Tetris, il videogioco che mi ha sottratto molte ore ad attività più lodevoli…ero arrivata ad un ottimo livello…era come una droga…più giocavo e più ne avevo voglia..io penso che certi giochi creino dipendenza…un giorno ho detto basta e basta è stato!