Nell’ultimo periodo la razione procapite d’acqua è diminuita di un terzo, portandosi al limite dei naturali livelli di sopravvivenza. Ogni giorno centinaia di donne sono rapite dai Janjaweed e, una volta stuprate, sono ricondotte ai campi così che i mariti le ripudino per l’onta ricevuta.
Le popolazioni del Darfur porteranno per sempre i segni di questa guerra, non solo con cicatrici e mutilazioni, ma anche con il perenne ricordo di un parente, un amico o interi nuclei famigliari uccisi dalla violenza del conflitto.
Tra molte difficoltà e nessuna presunzione, Italian Blogs For Darfur (IB4D) continua, in Italia, la sua campagna per vincere la costante disinformazione sulla crisi sudanese. Grazie all’opera di IB4D, il 29 Aprile l’Italia parteciperà per la prima volta al Global Day for Darfur con una manifestazione per le strade di Roma, tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi.