Ora 26enne, Noah vive a Brooklyn (New York) dove svolge la sua attività di fotografo. Dal 2000 a oggi ha mancato gli scatti una ventina di volte, mentre negli ultimi tre anni non ha perso un solo giorno. Ovunque vada, Noah si porta dietro una macchina digitale e a un’ora prestabilita del giorno si fotografa, qualunque cosa stia facendo in quell’istante.
Sul suo sito, molto essenziale, sono visibili tutte le fotografie del progetto. È così possibile vedere Noah ragazzo diventare adulto, in una sequenza di scatti a tratti inquietante. Proprio come accade con chi abbiamo sempre vicino, scorrendo le fotografie è difficile cogliere pienamente il progressivo invecchiamento di Noah. Ma se osserviamo gli scatti a intervalli regolari, l’effetto è notevole.
Gennaio 2000 | Dicembre 2003 | Febbraio 2007 |
L’iniziativa apre diverse riflessioni sul ruolo moderno della fotografia. L’introduzione del digitale ha segnato una nuova rivoluzione, comparabile all’introduzione del negativo e alla conseguente riproducibilità tecnica del reale. Si stima che ogni giorno vengano immesse nella rete centinaia di milioni di nuove fotografie. L’atto creativo diventa così sempre meno artistico, una routine nelle nostre esistenze. Un momento per fermare la realtà, un fotogramma di un mondo sempre più veloce e incontrollabile.
Link
+ L’essenziale sito Noah K. Everyday e il sito The Adaption to my Generation di un altro fotografo di se stesso day-by-day.