Dopo aver setacciato il suo sito, troverete un efficace form in cui inserire il testo della vostra letterina elettronica e il gioco sarà fatto. Ora non vi resterà che attendere con fiducia una risposta.
Ho scritto a Beppe Grillo per segnalargli la valida iniziativa Italian Blogs for Darfur, di cui ho parlato in un precedente post, e per chiedergli se fosse disponibile ad aggiungere un semplicissimo link che riconducesse al sito della petizione sulla crisi sudanese. Nulla più.
A distanza di settimane, e di svariate segnalazioni, non ho ancora ricevuto un briciolo di risposta. Certo, ogni giorno al blog scrivono moltissime persone con richieste di aiuto, segnalazioni fasulle e via discorrendo. Ma è anche vero che al proprietario di uno dei cento blog più visitati al mondo ho semplicemente chiesto di occuparsi, in via totalmente indiretta e non onerosa, di parlare di 300mila morti e due milioni di sfollati, coinvolgendo le migliaia di blogger che ogni giorno affollano il suo sito.
Non ci sono solamente i problemi con i gestori telefonici, l’ambiente o la classe politica italiana. Tra un’iniezione di qualunquismo e uno sberleffo gratuito, Grillo poteva anche inserirlo il link al progetto sul Darfur. Magari non nelle primissime posizioni della sua homepage, ma sicuramente dopo tutti i banner con cui segnala la vendita dei suoi libri e DVD.
Tra l’altro: Beppe ultimamente ha pubblicato di tutto, compresa una lettera-bufala che credeva gli fosse stata inviata dal Papa.