Con un salto di 128 metri che si sviluppa su un fronte di oltre un chilometro e mezzo, le Victoria Falls sono tra le cascate più spettacolari al mondo. Formate dal fiume Zambesi sul confine tra Zambia e Zimbabwe, costituiscono la più importante attrazione turistica dell’Africa centro-meridionale. L’enorme massa riversata ogni secondo dalle cascate genera un muro di gocce d’acqua che sale nel cielo africano per oltre 1.600 metri, rendendosi visibile anche a 40km di distanza dal salto.
Impareggiabile calamita per orde di turisti, lo spettacolo delle Victoria Falls contribuisce in maniera determinante ai vacillanti bilanci economici dei due stati africani. Ma a causa dei continui e violenti conflitti di potere interni allo Zimbabwe, negli ultimi anni la maggior parte dei turisti preferisce ammirare la meraviglia delle cascate dal più tranquillo Zambia. L’aumento dei flussi turistici ha indotto il governo zambiano ad approvare un progetto per la costruzione di hotel, campi da golf e oltre cinquecento chalet su 220 ettari di terreno nei pressi di Livingstone, cittadina contigua al salto delle cascate e così chiamata in onore dell’esploratore David Livingstone, scopritore nel 1855 delle falls.
Oltre allo sfregio paesaggistico irrecuperabile, l’eco-mostro danneggerebbe la ricca fauna locale, precludendo l’unico punto di attraversamento del fiume Zambesi a centinaia di elefanti, ippopotami, bufali, giraffe, nonché allo sparuto numero di rinoceronti bianchi a rischio d’estinzione che ancora vivono nell’area. Il progetto zambiano è ferocemente osteggiato dall’autorità di controllo dei parchi naturali dello Zimbabwe, non solo per motivi naturalistici, ma soprattutto per motivazioni economiche. Infatti, il nuovo resort turistico in Zambia scipperebbe un cospicuo numero di turisti allo Zimbabwe, che registra da cinque anni una flessione del 70% nei flussi turistici.
L’UNESCO, che ha dichiarato nel 1989 le cascate patrimonio mondiale dell’umanità, minaccia di sospendere la tutela del sito naturalistico se il progetto zambiano venisse realizzato. Ciò pone numerosi interrogativi sul ruolo dell’Istituzione delle Nazioni Unite che, paradossalmente, per salvaguardare i propri beni (artistici, ambientali, culturali…) ha materialmente la sola arma del ricatto per fare valere le proprie ragioni. Gli stati africani hanno il sacrosanto diritto di migliorare le proprie condizioni economiche anche con il turismo, ma il loro progresso deve necessariamente passare per la strada di un futuro sostenibile.
Link
+ Il sito del Victoria Falls & Zambesi National Park, ente che osteggia con convinzione il faraonico progetto zambiano.
+ La sezione dell’UNESCO dedicata alle cascate Vittoria.
+ Dell’argomento si è anche occupata la rubrica Il Pianeta Dimenticato del Giornale Radio Rai.