E a ogni puntata c’è solo il pensiero di Berlusconi, il tarlo nella mente, come il proverbiale elefante. Il messaggio sembra dire: “Ora ascoltatemi, parliamo della finanziaria ma non pensate a Berlusconi, ok? Pensate alla finanziaria, ai problemi dell’Italia, non a quanto sia malvagio Berlusconi, ok? Pensate a tutto quello che volete, non a Berlusconi, intesi? Berlusconi no, capito?” Come fai poi a pensare al resto?
Ti ritrovi Bondi in trasmissione e non puoi fare a meno di trovarlo un poco simpatico, mentre viene sadicamente sbeffeggiato per la sua vena poetica, o l’aspetto fisico. Il portavoce ti riporta alla mente il compagno sfigato delle elementari, quello grassoccio e mite che subiva in silenzio le angherie dei compagni rubamerende. Assume qualcosa di particolare, un non so che di esotico nella grigia reprimenda di Santro.
Poi, tutto passa.