Ieri sera la trasmissione Report si è occupata dei telefoni cellulari e dei pericoli che potrebbero costituire per la nostra salute. A differenza del solito, l’inchiesta andata in onda era abbastanza confusa e metteva insieme tante cose diverse (finanziamenti sospetti, ricerche mai pubblicate, un parallelo con l’industria del tabacco, Maurizio Gasparri), che c’entravano poco tra loro e che soprattuto avevano poco a che fare con le evidenze scientifiche emerse fino a ora sulla possibilità che i telefonini possano essere nocivi. Non è necessariamente colpa della giornalista che se ne è occupata, la questione è molto complicata e negli anni si è detto tutto e il contrario di tutto, ma ammetto di aver notato una certa costruzione della puntata tesa a creare ansia e allarmismo per cose che di fatto ancora non sappiamo o sulle quali c’è poca certezza.
La prima parte dell’inchiesta si è occupata del finanziamento (indiretto) delle ricerche sui cellulari condotte dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) da parte di alcuni produttori di cellulari. Cosa che avviene in numerosi settori e che, a differenza di quanto veniva illustrato nel servizio, non implica necessariamente che le ricerche dell’OMS vengano influenzate dai loro finanziatori. Lo stesso fenomeno succede in numerosi altri ambiti e in parte è dovuto al fatto che l’OMS non ha grandi risorse e per fare simili ricerche servono molti fondi. Ciò non ha impedito che della possibile pericolosità dei cellulari se ne sia parlato per quasi venti anni e che siano state condotte centinaia di ricerche, compresi moltissimi studi indipendenti sull’argomento.
L’inchiesta non ha però messo molto in risalto il fatto che esistano centinaia di ricerche scientifiche che si contraddicono tra di loro e che a oggi non hanno prodotto risultati affidabili. Report ha intervistato solamente alcuni ricercatori convinti della pericolosità dei cellulari, trascurando gli altri scienziati che con i loro studi sono arrivati a conclusioni opposte. Le prove scientifiche sono state trascurate per buona parte della puntata e ci si è quasi esclusivamente concentrati sul lavoro dell’OMS, sul quale è stata creata grande attesa fin dall’inizio della puntata.
Dopo la sigla di apertura, nel suo breve discorso introduttivo, Milena Gabanelli ha parlato di un risultato clamoroso annunciato lo scorso maggio dall’OMS sulla pericolosità dei cellulari, senza entrare nel merito e annunciando che sarebbe tornata sull’argomento nel corso della puntata (creando un po’ di sana attesa nei telespettatori). Poi ha aggiunto che quella notizia così importante «avrebbe meritato la prima pagina dei giornali e invece è finita in un trafiletto in quindicesima». Cosa non vera: era in prima pagina su Repubblica, sul Sole 24 Ore, sul Messaggero, sul Corriere della Sera, in grande evidenza sulla Stampa e su molti altri quotidiani, che hanno dedicato ampio spazio alla notizia all’interno delle loro edizioni.
E che cosa aveva detto di così clamoroso la tanto terribile OMS finanziata dai produttori di cellulari lo scorso maggio? Aveva detto che i telefoni cellulari possono essere potenzialmente pericolosi, inserendoli nel gruppo 2B della classificazione degli elementi e dei prodotti che possono causare il cancro nell’uomo, secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), organismo che fa parte dell’OMS. Con una musica molto ansiogena di sottofondo, Report ha correttamente riportato l’informazione inquadrando un grafico con i vari gruppi di pericolosità indicati dallo IARC, omettendo però di dire che il gruppo 2B comprende un’enorme quantità di prodotti e composti chimici che vengono indicati potenzialmente cancerogeni. Cose con le quali siamo a contatto quasi tutti i giorni come la benzina, gli oli combustibili e soprattutto il caffè.
luca
Premesso che sono d’accordo con te, ma perché concludere con “Soprattutto il caffé”?
In quella lista ci sono un sacco di sostanze con cui è meglio non avere a che fare (inclusa la benzina). Con questa battuta finale sembra che cerchi di fare passare l’inserimento in quella lista come a dire “è pericoloso quanto bere un caffé”, ma non è così.
Davide*
A dir la verità quell’ “a differenza del solito” è un po’ pleonastico: tante lodi a Report, ma quasi sempre le loro inchieste sono confuse e (inutilmente?) allarmistiche. Poi dicono anche tante cose vere, ma è un peccato che allo stesso tempo perdano credibilità in cambio di un po’ di sapiente costruzione della suspence televisiva.
Pensiero Zoppo
Io non ci ho visto allarmismo, ma informazione. Poi uno ne fa quello che vuole, dell’informazione: si allarma, minimizza, ci legge quello che Menietti ci ha riportato. Il caffè in eccesso fa male, il fumo (in ecesso?) fa male, l’alcool in eccesso fa male, le droghe in eccesso fanno male, le onde elettromagnetiche in eccesso fanno male!
pasdaran
La parola alla scienza…. ma quella vera …. il mondo della “doxa” (leggi : opinioni) è vario e disorientante e non è vera informazione – Stop!-
Marco87
Per dirla con xkcd, con cui si fa fatica a non essere d’accordo! http://xkcd.com/925/
maria
Invece è vero, si sa da molto tempo che c’è un collegamento tra tumori ed onde elettromagnetiche. le onde uccidono le cellule, tanto è vero che si fa la radioterapia mirata per uccidere le cellule cancerogene. Immaginate cosa possono fare le onde indirizzave verso le cellule sane del cervello tutti i giorni per lungo tempo…è ovvio che fanno male come è ovvio che chi vende i cellulari non vuole che si sappia…è successo già a suo tempo con le sigarette…
Dino
“La prima parte dell’inchiesta si è occupata del finanziamento (indiretto) delle ricerche sui cellulari condotte dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) da parte di alcuni produttori di cellulari. Cosa che avviene in numerosi settori e che, a differenza di quanto veniva illustrato nel servizio, non implica necessariamente che le ricerche dell’OMS vengano influenzate dai loro finanziatori.”
No, non lo implica. Ma chi è dotato di un Q.I. appena sufficiente intuisce che laddove i denari in ballo sono tanti chi ne trarrebbe un danno incalcolabile come minimo tenderebbe a difendersi e ad impedire che venga resa pubblica la verità.
“Report ha intervistato solamente alcuni ricercatori convinti della pericolosità dei cellulari…”
Convinti? La ricerca usa altri criteri, che non sono il “convincimento”. Si chiamano “risultati”.
“…omettendo però di dire che il gruppo 2B comprende un’enorme quantità di prodotti e composti chimici che vengono indicati potenzialmente cancerogeni. Cose con le quali siamo a contatto quasi tutti i giorni come la benzina, gli oli combustibili e soprattutto il caffè..”
Ha omesso perché il tema della puntata non era sul caffè. Vorrei modestamente aggiungere. Il caffè è una miscela di sostanze che un individuo volontariamente decide di introdurre nel proprio organismo. I ripetitori di campi elettromagnetici, invece, immergono in situazioni cancerogene i cittadini residenti senza che questi siano consenzienti. Inoltre i costruttori di telefonini non garantiscono sui loro prodotti l’innocuità dei loro prodotti e nessuna assicurazione è disposta a coprire i rischi da inquinamento elettromagnetico.
Alessio
Sono rimasto un po’ perplesso anch’io, ma dopo aver visto sul sito del Cnr i limiti di esposizione basati sulla SAE (Soglia di Attenzione Epidemiologica), penso che Report sia stata anche fin troppo cauta. Quante persone, e soprattutto bambini, abitano a pochissimi metri dai tralicci dell’alta tensione? Riflettiamo sullo strapotere dei grandi monopoli e delle grandi industrie, la stessa cosa è successa con l’eternit.
Massimiliano
Maria, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? La sai la differenza tra radiazioni ionizzanti e radiazioni non-ionizzanti? Visto che la risposta è evidentemente no, prova a documentarti un attimo prima di scrivere certe castronerie.
Cris
Mi ricordo di quando Report fece una puntata sull’omeopatia. Non una parola sul fondamento scientifico della faccenda, ma un sacco di chiacchiere sul costo dei rimedi omeopatici in Italia rispetto ai prezzi francesi, oppure sul fatto che altrove questi rimedi li passa il SSN e qui no. Ecco, forse il problema di Report è che quando si parla di argomenti scientifici diventano un po’ “popolari”…
Filippo
Non ci ho visto tutta questa confusione. E’ chiaro che si tratta di una inchiesta e come tale mira a mettere in luce alcuni aspetti, non necessariamente tutti. Ed è chiaro e legittimo segua un filo narrativo non perfettamente lineare e che vi sia un po’ di suspense, è nel loro stile. Report non fa i saggi brevi.
Filippo
E riguardo il senso di allarmismo di cui si parla vorrei far notare che questa è una situazione in cui l’allarmismo ci vuole e non può far che bene. Prevenire è meglio che curare, questo è stato il tema di fondo della trasmissione. In fondo cosa costa educare la gente a usare gli auricolari? Si evita la sorgente POTENZIALE di rischio, oltre che essere una buona abitudine per la sicurezza in auto. Cosa costa lasciare un po’ abbassato il vetro del finestrino? O evitare di mettere il telefono sotto il cuscino? Non mi sembra sia una cosa così debilitante. Se non si è capito questo vuol dire che la trasmissione è stata seguita male e/o superficialmente.
Report e i telefoni cellulari: alcune riflessioni | Background noise
[…] trovate una riflessione nel blog Cattiva Maestra e una raccolta interessante di link da […]
marco
fino a poce centinaia di anni fa si credeva che il sole e l’universo girassero intorno alla terra……poi pero…
io non mi sento di prendere una posizione certa troppi interessi di parte troppo poche le persone disinteressate in questa diatriba( parlo di ricercatori)
ciao
Luca
@maria
non si possono affrontare questi argomenti con “si sa che”. Bisognerebbe portare dati e numeri.
E come ho avuto modo di commentare sul mio blog (http://lucadifino.wordpress.com/2011/11/29/report-e-i-telefoni-cellulari-alcune-riflessioni/), i dati sull’incremento dei tumori cerebrali non evidenziano nessuna correlazione con l’uso dei telefoni cellulari.
E non stiamo parlando di una ricerca pagata da questo o da quello, ho riportato tutti i tumori al cervello in Gran Bretagna dal 1975 ad oggi.
Come ti hanno già scritto poi c’è una grande differenza tra le onde dei cellulari e quelle usate nella radioterapia.
Purtroppo sta montando sempre di più un sentimento antiscientifico a priori, che fa vedere come negativo tutto quello che è umano, artificiale, CHIMICO, aaarghh!
Questo non toglie la necessità di continuare gli studi sugli eventuali pericoli delle onde elettromagnetiche o di qualsiasi altro prodotto o sostanza introdotta dall’uomo nell’ambiente.
Luca
@Filippo
Non sono contro l’evitare i potenziali rischi, ma utilizzare il principio di precauzione in modo superficiale è pericoloso.
Nello specifico, le raccomandazioni al termine della puntata tolgono all’inchiesta la poca credibilità rimasta.
A parte i potenziali effetti dannosi, abbassare il finestrino della macchina non cambia in nessun modo il livello di onde elettromagnetiche, così come stare in un treno non è più pericoloso che stare in un appartamento.
Offrire false rassicurazioni è un atteggiamento che si avvicina più alla superstizione che alla razionalità scientifica.
Francesco Baldacchini
@Filippo. E invece è proprio lì l’errore, fare qualcosa di inutile per prevenire qualcosa che non è esiste è solo che deletereo e debilitante. Ad esempio il fatto di avere i ripetitori con la potenza di emissione più bassa in Europa e nel mondo ha portato le compagnie telefoniche a doverne mettere di più nella stessa area, mantenendo i livelli di irraggiamento uguali e aumentando i costi. Eccoti i motivi per cui la precauzione con il paraocchi è veramente nociva. Ma poi la storia del finestrino aperto fa veramente ridere, cioè anche un bambino di 10 anni con due nozioni di fisica capisce che è una boiata pazzesca.
@Luca: hai espresso in toto i miei pensieri, in Italia ormai si va avanti con il “mi hanno detto” e “ho sentito dire” questo è come si discute di scienza e poi non si sa la differenza tra radiazioni ionizzanti e non, vabbè, continuiamo con l’allarmismo e il pressapochismo
Luca
@Francesco
Come non essere d’accordo. Il pressapochismo e il sentimento anti scientifico è quello che porta la gente a credere a truffe colossali come i braccialetti energetici o l’oroscopo.
C’è gente che sfruttando l’ignoranza della gente fa soldi a palate, ma d’altronde siamo in Italia e Giacobbo è vicedirettore di RaiDue. E non voglio alzare un polverone parlando di medicina alternativa. La gente per convinzioni errate muore! E non stiamo parlando di persone stupide.
Sentire (e spero non sia vero) che Steve Jobs per lungo tempo non ha voluto curarsi il cancro al pancreas in modo convenzionale, ma utilizzando metodi “alternativi” mi ha veramente fatto riflettere sui danno che questo atteggiamento può portare.
aisai
Dopo aver letto il post e i commenti di tutti quanti, concludo che Report ha fatto un ottimo servizio. Come quasi sempre.
Rosario Pugliese
Un po’ di risposte a commenti vari:
@pensiero zoppo: “Il caffè in eccesso fa male, il fumo (in ecesso?) fa male, l’alcool in eccesso fa male, le droghe in eccesso fanno male, le onde elettromagnetiche in eccesso fanno male!”
Un conto è dire che il caffé in eccesso fa male (affermazione talmente generica da non poter essere smentita, tra l’altro), un conto è dire che provoca il cancro. Quest’ultima ipotesi, così come per i cellulari, non è stata mai provata. Non si può escludere (ontologicamente nulla si può escludere), ma, cosa più importante, non si può dimostrare nessuna correlazione. Ergo, al momento né il caffé né i cellulari provocano il cancro. In futuro vedremo…
@ maria: dove sono le fonti (e per fonti intendo studi scientifici peer reviewed) a supporto di questa tua affermazione?
“successo già a suo tempo con le sigarette…”
Già proprio le sigarette… Nonostante dietro ci fossero le multinazionali del tabacco (addirittura negli anni ’50 giravano le pubblicità con i medici), gli studi scientifici hanno dimostrato già dagli anni ’60 che il fumo aumenta la possibilità di sviluppare tumori. Da un lato c’era l’industria del tabacco, dall’altro quella del farmaco. Ognuno finanziava gli studi che gli interessavano, ma questo non è mai stato un problema. Perché tanto alla fine quando si pubblica uno studio gli altri ricercatori lo fanno a pezzi e dimostrano se le conclusioni sono valide o meno. Fino ad esso nessuno è riuscito a dimostrare che i cellulari provocano il cancro. Vedremo in futuro
@ dino: “No, non lo implica. Ma chi è dotato di un Q.I. appena sufficiente intuisce che laddove i denari in ballo sono tanti chi ne trarrebbe un danno incalcolabile come minimo tenderebbe a difendersi e ad impedire che venga resa pubblica la verità.”
Sì, lo intuisce chiunque. Ma ancora non hai provato nulla. Questo tuo modo di ragionare rappresenta una fallacia logica. La tua affermazione non ha nulla a che vedere con quelli che sono i _risultati_ delle ricerche.
“Convinti? La ricerca usa altri criteri, che non sono il “convincimento”. Si chiamano “risultati”.”
Appunto, gli studi peer-reviewed hanno prodotto i seguenti risultati: non ci sono prove che stabiliscono una correlazione fra uso di cellulari e tumori al cervello. Poi ognuno si può fare lo studio che vuole e fare qualsiasi scoperta. Ma contano solo gli studi peer-reviewed.
@Alessio: “Riflettiamo sullo strapotere dei grandi monopoli e delle grandi industrie, la stessa cosa è successa con l’eternit.”
Altra fallacia logica. Innanzitutto historia non est magistra vitae. Ciò che è successo in passato non prova che una cosa succederà di nuovo. In secondo luogo – e questa fa veramente ridere – la vicenda Eternit al massimo dimostrerebbe che gli studi scientifici pee-reviewed fanno sempre venire la verità a galla. Lo stesso metodo, applicato a cancro e cellulari, non ha prodotto gli stessi risultati.
@Filippo: “E riguardo il senso di allarmismo di cui si parla vorrei far notare che questa è una situazione in cui l’allarmismo ci vuole e non può far che bene.”
L’allarmismo non fa mai bene. Fa sprecare soldi ed energie, e, soprattutto, distoglie dai veri pericoli ed educa all’ignoranza.
@marco: “fino a poce centinaia di anni fa si credeva che il sole e l’universo girassero intorno alla terra……poi pero…”
Veramente già Aristarco di Samo, circa duecento anni prima di Cristo, aveva detto che era la terra a girare intorno al sole. Ne aveva anche calcolato la distanza con incredibile precisione.
Contropelo
Emanuele, visto che ho difficoltà a reperirle, potresti riportarmi in quale Corriere, Repubblica, ecc. la notizia fu titolata in prima pagina? O anche qualcun altro, se lo sa. Per completezza.
Grazie in anticipo!
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erka
“..e soprattutto il caffè.” Frase enigmatica ad effetto ritardato ma comunque buttata là che non rappresenta nulla se non la volontà di indurre facili paranoie. Ci risiamo con la favoletta della carne alla brace cancerogena degli anni ’70 o con il pesto alla genovese cancerogeno di solo 5 anni addietro? Le statistiche usate contro la loro natura per fini giornalettistici sono solo fonte di sillogismi tanto errati quanto sparati a papocchia. Un lucido esempio “ad absurdum”: “Il 99% dei caduti in guerra ha riportato ferite da piombo ergo sono tutti morti per avvelenamento da piombo”. Poveri noi.. 🙁